A cura della Redazione
Niente da fare riguardo alla riapertura di piazza Immacolata. L’amministrazione comunale di Pompei non ha nessuna intenzione di riaprire il parcheggio in quella storica piazza, dopo averla sottratta alla sosta dei bus turistici che portavano visitatori (specialmente comitive di studenti italiani e stranieri) diretti agli scavi di Pompei. L’ultimo numero della pubblicazione “Pompei Informa” a cura dell’Amministrazione comunale, ha pubblicizzato un ambizioso progetto di ristrutturazione della piazza. D’Alessio però si è affrettato pochi giorni dopo a correggere il tiro, anticipando che l’esecutivo sarà minimalista nell’esecuzione delle opere di arredo dello spazio antistante gli scavi di Pompei, perché mancano i quattrini per opere più ambiziose. Fabio Acanfora, presidente Ascom pompeiana, e gli altri commercianti della sua associazione hanno impegnato l’intera giornata nel cercare inutilmente di convincere l’assessore Graziano (che probabilmente era portatore di irremovibili direttive del sindaco) di riservare, almeno in via provvisoria, la piazza al parcheggio per le automobili. «Abbiamo un urgente bisogno di parcheggi - ha dichiarato senza mezzi termini il presidente Ascom -. Se manca lo spazio vitale per accogliere i visitatori, al contrario dei centri commerciali, saremo tutti costretti a chiudere i negozi nel centro di Pompei». Acanfora ha elencato la cronologia dei provvedimenti comunali che hanno sottratto una alla volta le maggiori piazze della città al parcheggio delle automobili. «Prima piazza Schettino è stata oggetto di una ristrutturazione infelice in cui la metà del suo spazio è stato sottratto al parcheggio delle automobili – ha spiegato –, e successivamente è arrivato il turno di piazza Falcone e Borsellino, dove è stato preventivato un fantomatico parcheggio per bus turistici ma dove non corrispondono gli spazi nelle misure necessarie – ha proseguito –. Terzo, è arrivato il caso di piazza Immacolata dove sono state messe esclusivamente colonne e catene per non far parcheggiare le automobili, ma lo spazio pubblico è rimasto nel medesimo degrado». Prima il progetto dell’amministrazione comunale per quella piazza era top secret. Ora che è stato pubblicato ci è stato comunciato che mancano i fondi necessari per realizzarlo. MARIO CARDONE