A cura della Redazione
Una seconda donna, Gerarda Travaglio, cade in una buca sepolcrale nel cimitero di Pompei. La notizia è alquanto singolare e destinata a fare il giro del mondo, come quella dei famosi crolli agli scavi archeologici. Se non fosse per il rispetto che dobbiamo alle sfortunate vittime di questi tragici incidenti, tra i quali la settantacinquenne Antonietta Testa che è venuta a mancare nella serata di ieri, dopo il ricovero in pronto soccorso a Castellammare di Stabia a seguito della caduta all’interno del sepolcro di un congiunto, potremmo affermare che siamo alle comiche. Non a caso la popolazione locale già ieri ha giocato sull’incidente i numeri al lotto, mentre qualcuno negli ambienti agricoli della periferia meridionale della città comincia a parlare di ritorsione delle anime dei morti contro l’amministrazione comunale che ha dato in appalto i servizi del camposanto. In ogni caso, è singolare il fatto che una persona precipiti all’interno di una tomba di un congiunto e che successivamente venga a mancare per questo motivo. Ancora più incredibile è che un episodio del genere si ripeta, quasi con le stesse modalità, il giorno dopo. La notizia di oggi (giovedì 31 ottobre) è che nel cimiterosi è rischiata un nuova tragedia. Una donna è caduta in un fosso profondo quattro metri poco distante dal sepolcro dove è avvenuto l’incidente di ieri, che è costato la vita ad Antonietta Testa, 75 anni, precipitata nella fossa in cui era sepolto il congiunto. L´episodio di oggi si è verificato nella prima mattinata all’interno del camposanto di Pompei. Una donna di quaranta anni, venuta ad onorare la tomba di un familiare, non si è accorta di una transenna di ferro alle sue spalle, vi è inciampata precipitando in una buca retrostante, scavata per l’interramento di una salma (pertanto al momento ancora vuota). Ancora una volta sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, insieme ai carabinieri che hanno sequestrato l’area dove è avvenuto l’incidente. Nello stesso tempo il primo soccorso alla signora è stato fornito dall’ambulanza del 118 che ha accompagnato la seconda vittima all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Al momento non è stata emessa la prognosi ma la quarantenne pompeiana non sarebbe in pericolo di vita perché ha riportato solo alcune fatture. Altra cosa singolare è che dopo l’incidente lungo via Nolana a Pompei si è sentito il suono della sirena non di una sola (come avrebbe dovuto essere) ma di due ambulanze. Solo più tardi si è saputo che un incidente dello stesso tipo di quello verificatosi nel cimitero di Pompei è occorso, quasi nello stesso istante, in quello poco distante della confinante Boscotrecase, che ha riguardato una donna di 72 anni. Per cui le due ambulanze sono passate in contemporanea per le strade di Pompei fino all’ingresso del cimitero. Immediata l’iniziativa cautelativa dell’amministrazione comunale, tesa alla tutela della sicurezza della gente che affluirà numerosa al cimitero di Pompei nella prossima festività dei defunti. E’ vietato, con decorrenza immediata per ordinanza del sindaco Claudio D’Alessio, ai concessionari di monumenti funebri privati di accedervi nell’attesa che il personale del Comune, d’intesa con quello della società concessionaria Mirca, intervenga nella messa in sicurezza dei medesimi. La notizia, appena diffusa tra la popolazione, ha messo in ansia le famiglie che hanno in proprietà un monumento funebre privato nel cimitero di Pompei, che temono di non essere autorizzate a deporre, come nella tradizione, un fascio di crisantemi sulla tomba del caro estinto. MARIO CARDONE