A cura della Redazione
Tutti i candidati sindaco al Comune di Pompei respingono, nel corso di questa campagna elettorale che culminerà nelle elezioni di maggio, leredità della passata Amministrazione. In un clima di rinnovamento generale del Paese, dal momento che il centro mariano fa eccezione (e non solo per questo), i candidati, tra i quali alcuni risalgono, per anzianità di mandato, alla prima Repubblica, hanno deciso di mettere la maschera del rinnovamento. Ma sotto, le facce sono quelle di prima. Alla vigilia di questa competizione politica sono spuntati come funghi movimenti ed associazioni con lunico scopo di rinnovare i vecchi mandati grazie anche allingenuità del corpo elettorale. Con leccezione di LAltra Pompei dove, però, il candidato a sindaco, Ferdinando Uliano, ha collezionato quattro mandati nellnella veste di consigliere comunale, gli altri componenti delle liste elettorali sono nella maggior parte persone conosciute. Tra loro spiccano i nomi di consiglieri ed amministratori uscenti, molti dei quali hanno sostenuto e rappresentato (anche se per un periodo limitato) la maggioranza uscente. Attualmente sono in campo cinque coalizioni potenziali. Fatta leccezione di Uliano (che si è dichiarato già da qualche mese) e lavvocatessa Padulosi, che lex sindaco di Pompei ha presentato in una recente riunione allHotel Forum ai suoi amici politici, non sono ancora ufficiali gli altri nominativi dei candidati sindaco. Nello stesso tempo non si conoscono i programmi elettorali. Cè invece in campo il tentativo di riunire in una grande coalizione tre spezzoni (con qualche aggiunta) dellex maggioranza politica di Pompei, che si sono allontanati dalla maggioranza in fasi successive. «Carmine Lo Sapio deve fare un passo indietro nellinteresse generale riguardo alla sua aspirazione a candidarsi a sindaco». Argomenta Carmine Cirillo, uno dei capi della rivolta contro DAlessio, sfociata nella mancanza del numero legale dei consiglieri comunali a sostegno dellAmministrazione e, di conseguenza, nello scioglimento dellAssise prima della scadenza prestabilita. Il progetto di alleanza di Cirillo è semplice. Potrebbe avere i numeri per vincere le elezioni. Prevede che le tre componenti, attualmente divise, nominino il candidato sindaco a livello unitario (presumibilmente attinto dalla società civile). La sua componente, che è stata lultima, in ordine di tempo, a lasciare la maggioranza, insieme ad E-Laboriamo, che è stata invece la prima, e a Primavera Pompeiana, coalizione che presenta quattro liste in cui figurano due consiglieri uscenti dellopposizione e due che hanno militato, almeno parzialmente, nellex maggioranza. A questo punto, se loperazione politica unitaria arriva a conclusione, la squadra di governo di Pompei non sarà la fotocopia di quella che ha amministrato gli ultimi dieci anni? Che senso ha proclamare la discontinuità dallAmministrazione DAlessio?
MARIO CARDONE
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