A cura della Redazione
Potevano giocarsi in consiglio comunale il prestigio derivante dal prevalere, per merito e per diritto, dinanzi al Tribunale Amministrativo in riferimento al ricorso presentato dalla società Mirca sas di Carmine Mirante, che aveva chiamato in causa il Comune di Pompei per l’annullamento dell’atto di avvio del procedimento di revoca della concessione dei servizi cimiteriali e la gestione dell’impianto d’illuminazione votiva del cimitero comunale. Hanno preferito, il sindaco Uliano ed i suoi, tenere la guardia bassa, in attesa di qualche possibile prossimo round davanti al giudice amministrativo, ma soprattutto nell’attesa di riprendere il servizio del Camposanto di Pompei a pieno regime, considerato che l’estrema casa dei pompeiani è ridotta in uno stato di estremo degrado. Per cui sarà necessario mettere in campo lo sforzo massimo organizzativo dell’amministrazione comunale nella speranza di riportarlo in uno stato di decoro normale per una comunità civile. Questa è la posizione dell’esecutivo di Uliano, che cerca di liberarsi in fretta dall’incombenza delle polemiche riguardanti il profilo della nuova giunta per dimostrare con i fatti che è una squadra coesa e funzionante. Questa è nello specifico la posizione di Santa Cascone, la super assessora, per numero e spessore politico delle deleghe che le sono state attribuite dal sindaco Uliano. “Lasciatemi prendere visione delle carte e dello stato effettivo del cimitero prima di assumere decisioni a riguardo che farò prontamente conoscere ai cittadini”. Chi ha seguito la politica pompeiana dell’ultimo anno, è a conoscenza che la tematica del degrado del cimitero, dei suoi servizi e del rispetto che gli viene negato da alcuni personaggi eccellenti, accomuna praticamente tutti i pompeiani (giovani e vecchi, di destra e di sinistra, del centro e della periferia). La prevalsa nella controversia con la ditta Mirca, per la quale il Comune di Pompei aveva dovuto attrezzare un ufficio ad hoc dove si raccoglievano ogni giorno gli esposti, le lamentele e le lettere di protesta, rappresenta un risultato eccellente ed esaltante anche se, forse, non definitivo, perché non è escluso l’appello di seconda istanza amministrativa. Il Comune di Pompei si era già attrezzato per tempo da un punto di vista amministrativo, attribuendo la funzione di vertice dell’Ufficio Cimitero al funzionario Ferdinando Cataldo (già capo della Protezione Civile) inquadrato nell’ambito UTC, che ha per dirigente Michele Fiorenza. MARIO CARDONE