A cura della Redazione

Giuseppe Rocco, 26enne già noto alle forze dell'ordine, è l'ideatore di una truffa architetta ai danni di una 90enne.

L'uomo l'ha fatta contattare da un suo complice, il quale si è finto nipote della donna. Il raggiro è ormai consolidato: il farabutto di turno chiama la vittima al telefono dicendo che le avrebbero consegnato un pacco in giornata e che avrebbe dovuto pagare il corriere (l'altro "attore" dell'inganno) con 1.500 euro.

La signora, nella circostanza, ha replicato di non avere tutti quei soldi in casa. Ma non era un problema, perché, dice il nipote, poteva anticiparne anche solo 300.

Dopo qualche ora la donna ha sentito squillare il campanello, ha aperto la porta di casa e si è trovata davanti Rocco, il finto "corriere”, pronto a lasciarle il pacco.

Nel frattempo, però, poco prima era arrivato a casa della donna un vero corriere a lasciare un vero pacco contenente merce varia ordinata realmente su internet dal figlio della donna.

La vittima quindi ha fatto presente al corriere fasullo che un suo “collega” era già passato a consegnare quella scatola di cartone che aveva appoggiato lì a terra nel corridoio, in ogni caso avrebbe telefonato al nipote per chiedere come comportarsi.

Si è avvicinata al telefono e ha chiamato il figlio - o almeno ci ha provato - per chiarirsi le idee sul da fare. All’altro capo del telefono però c’era sempre il complice di Rocco che teneva occupata la linea e mantenere il contatto con la vittima, facendo proseguire liscia la truffa.

Il piano dunque aveva trovato un ostacolo inatteso, ma Rocco ha salvato lo strategemma con una pensata estemporanea: ha spiegato alla signora che il primo pacco era stato consegnato erroneamente e doveva sostituirlo. ha preso allora la confezione realmente destinata al figlio della donna e lasciato la sua scatola, con dentro solo un amplificatore d’antenna di fabbricazione cinese del valore di 5 euro (in foto).

La truffa era conclusa.

Il malfattore stava scendendo le scale del condominio con i soldi in mano.

Fuori dal palazzo, però, c’erano i Carabinieri della Stazione di San Giorgio a Cremano, sul posto per accertamenti in zona. Vedendoli, il 26enne ha provato a darsi alla fuga, ottenendo però l’effetto di attirare l’attenzione dei militari, che lo hanno inseguito e bloccato, ricostruendo quanto era poco prima accaduto e arrestandolo per truffa e furto aggravato.

I militari hanno poi restituito i soldi alla vittima, insieme al pacco realmente atteso, mentre l’arrestato verrà giudicato con rito direttissimo.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook