A cura della Redazione

Un nuovo parco giochi nell’area ex Macello ad Ercolano. Presso il nuovo punto di aggregazione cittadino, soprattutto per la gioia dei più piccoli, sono state installate giostre, impianto di irrigazione e verde pubblico. GORI, in collaborazione con l’Amministrazione comunale ha anche provveduto all’installazione di giochi per bambini nel parco pubblico di via D’Annunzio, restituito nuovamente alla città.

Le iniziatuive nascono proprio dalla collaborazione tra l'azienda idrica e il Comune. La prima, infatti, sta completando il collegamento della rete fognaria comunale nella zona alta e nel progetto sono stati previsti anche grossi benefici in termini ambientali, senza tralasciare l’importanza degli spazi condivisi. L’inaugurazione è avvenuta questa mattina alla presenza del sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, e dell’ingegnere Antonio De Cicco, direttore tecnico di GORI Servizi. A fare da spettatori, interessati, anche tanti piccoli alunni dell’istituto comprensivo V “A. Maiuri” di via D’Annunzio.

«In una città con pochi spazi verdi a disposizione di bambini e famiglie, l'apertura di questo parco segna un momento importante - dice il sindaco Buonajuto -. L'area è attrezzata con giochi per i più piccoli e un'altalena che consente l'utilizzo a bimbi disabili in carrozzina, un segnale di attenzione e integrazione. Il nostro impegno per i più piccoli non si ferma qui: a breve, sempre con la collaborazione della GORI, sarà aperto un altro spazio attrezzato in via Achille Consiglio e, dopo una completa ristrutturazione, verrà riaperto dopo oltre 10 anni il Parco comunale in piazza Pugliano».

«Realizzare un parco giochi non rientra tra le attività di GORI, ma quella che trasferiamo al Comune è un’area riqualificata ed è la punta dell’iceberg di un’opera importante fatta ad Ercolano che è un collettore fognario con tecnologia moderna - ha affermato De Cicco -. Precisamente tale opera riesce a far convogliare tutti i reflui della città di Ercolano verso il depuratore di Napoli Est. Questo parco giochi, insieme a quello dell’area ex Macello, vuole dare una sorta di riconoscimento alla città che ci ha sopportato e supportato durante l’esecuzione dei lavori».

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