A cura della Redazione

Battesimo nazionale ad Ercolano per la nuova disciplina FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) di Powerchair FootballVenerdì 26 gennaio alle 12, presso la palestra dell’Istituto Superiore Adriano Tilgher della cittadina campana, ci sarà la presentazione ufficiale della prima squadra del calcio giocato in carrozzina elettrica.

Alla società Asco - Associazione Sportiva Culturale Orionina -, molto attiva nel territorio con le sue attività sportive dedicate a persone con disabilità e minori, l’onore di inaugurare il percorso di sviluppo della disciplina in Italia. Alla partita-esibizione parteciperanno 10 giocatori coordinati dal referente tecnico nazionale Diego D’Artagnan.

«Voglio condividere la mia gioia e soddisfazione per questa nuova opportunità di pratica sportiva riservata a disabilità gravissime - spiega il presidente FISPES Sandrino Porru, che sarà presente alla manifestazione -, settore in cui l’offerta in ambito sportivo è particolarmente carente. Nel ringraziare il delegato regionale FISPES Alfonso Ancona ed il tecnico D’Artagnan per l’organizzazione di questo primo evento di Powerchair Football, sono assolutamente fiducioso che questa disciplina possa estendere in breve tempo la propria attività ad altre realtà locali e regionali».

COS'E' IL POWERCHAIR FOOTBAL

Il Powerchair Football si gioca con la carrozzina elettrica su un campo di pallacanestro. Le carrozzine sono dotate di protezioni ai piedi con cui è possibile attaccare, difendere e calciare un pallone di un diametro massimo di 33 cm. Una partita si compone di due tempi di 20 minuti con due squadre di quattro giocatori di cui uno ricopre il ruolo di portiere. L’obiettivo è di segnare gol nella porta avversaria.

Solo un giocatore e un suo avversario possono restare entro 3 metri dalla palla quando questa è in gioco; se un terzo giocatore si avvicina a meno di 3 metri, l'arbitro può fischiare l'infrazione e assegnare un calcio di punizione. Questo forza le due squadre ad allargarsi sul campo, prevenendo qualsiasi intasamento del gioco, rendendolo viceversa molto fluido e scorrevole. L'unica eccezione alla regola si ha quando il terzo giocatore vicino alla palla è il portiere dentro la propria area.

La squadra in difesa può lasciare solo due giocatori nella propria area. Se un terzo difensore entra in area l'arbitro può fermare il gioco e assegnare un calcio di punizione alla squadra avversaria. 

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