A cura della Redazione

Stamane seduta fiume del Consiglio comunale di Boscoreale, che ha discusso tutte le pratiche iscritte all’ordine del giorno. 

L’assemblea ha esaminato la proposta di richiesta di disponibilità alla curia e al parroco di Marra per l’utilizzo dei locali della vecchia chiesa per adibirli a uffici anagrafe e stato civile e per la collocazione di uno sportello Inps. Dopo articolata discussione è stata respinta a maggioranza. A riguardo, il sindaco Giuseppe Balzano e il presidente del Consiglio comunale, Antonio Mappa, hanno spiegato che «in considerazione della riqualificazione della struttura comunale di frazione Pellegrini, che sarà adibita a centro servizi per le imprese, è intendimento dell’amministrazione comunale concentrare in tale area, che è centrale rispetto alla vasta periferia, tutti i servizi richiesti dalla cittadinanza, ivi compreso anche l’ufficio postale, creando così un polo di servizi».

A seguire il Civico consesso ha nominato i componenti della commissione per il paesaggio nelle persone dei tecnici: Carotenuto Antonio, Cirillo Alfonso, Foglia Manzillo Nicola, Milo Antonio e Vangone Giovanni. 

Con un voto a maggioranza, invece, è stato approvato il provvedimento concernente la ricognizione e integrazione del piano delle alienazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione 2015. E’ stata prevista l’alienazione di circa 350 alloggi, con annesse cantinole, degli insediamenti Piano Napoli, per un valore stimato di circa otto milioni di euro. Con un voto a maggioranza è stata respinta sia la proposta di mozione, con atto d’indirizzo alla Giunta comunale di approvare sollecitamente il Puc (Piano Urbanistico Comunale), sia la modifica del regolamento edilizio per la realizzazione di sottotetti a protezione di eventuali piogge di ceneri vulcaniche.

Oggetto di approfondito e animato dibattito sono state anche le problematiche riguardanti la pubblica illuminazione e il Piano recupero Urbano di Villa Regina.

L’assemblea consiliare, inoltre, ha respinto a maggioranza la proposta di rinvio dei lavori della piazzetta Passanti, con conseguente utilizzo del mutuo per il ripristino delle strade del territorio.

E’ stato, invece, rinviato all’esame delle competenti commissioni consiliari permanenti, sia l’esame della pratica riguardante la modifica del regolamento comunale sulla disciplina dei mezzi pubblicitari e delle pubbliche affissioni, sia la sospensione dei mutui concernenti gli abbattimenti delle costruzioni abusive.

Il Civico consesso, inoltre, ha approvato anche alcune pratiche di debiti fuori bilancio.

Il Consiglio comunale, altresì, ha dibattuto sulla questione che afferisce la presenza di extracomunitari sul territorio, votando, all’unanimità, un atto d’indirizzo ai settori preposti (comando polizia locale, anagrafe, fiscalità locale e tecnico), finalizzato a intraprendere una serie di attività tese a individuare abusi in ambito di attività commerciali, anche attraverso utilizzo di locali inidonei e mancanti delle autorizzazioni previste per legge, e ad accertare se vi siano persone che risiedano in abitazioni senza residenza, senza stipula di contratti di locazione, e in mancanza dei documenti d’identità.

Va evidenziato, infine, che in apertura dei lavori il presidente del Consiglio, Antonio Mappa, ha recapitato ai consiglieri un documento col quale, ripercorrendo quanto accaduto in occasione della precedente seduta, ha rappresentato «l’estremo disagio che ha vissuto circa gli episodi verificatisi», spiegando che «non tollererò più atti denigratori e situazioni di conflittualità permanente tra le diverse forze politiche, che avvelenano il clima politico comunale e impediscono una serena discussione e un corretto svolgimento dell’assise», rilevando inoltre che «questo clima si riversa sulla città e si trasforma quasi esclusivamente in criminalizzazione dell’avversario politico colpendo in questo modo direttamente la persona». Il presidente Mappa ha poi invitato a «recuperare la dignità che spetta al Consiglio comunale. Nella discussione degli argomenti i consiglieri hanno diritto di esprimere apprezzamenti, critiche, rilievi e censure, purché riguardino opinioni o comportamenti politico-amministrativi. Tale diritto deve essere esercitato escludendo qualsiasi riferimento alla vita privata e alle qualità personali, e va in ogni caso contenuto entro i limiti dell’educazione, della prudenza e del civile rispetto».