A cura della Redazione

Nella notte tra giovedì e venerdì è stata nuovamente devastata la sede dell’associazione Stella Cometa-La Stazione situata nella ex stazione FS di Boscoreale.

Dopo aver tentato di praticare dei fori nelle pareti perimetrali, i ladri sono riusciti a sradicare, per la seconda volta in pochi mesi, l’inferriata del locale del bagno, nonostante sulla stessa fossero stati apposti numerosi ancoraggi supplementari.

I malviventio hanno trafugato un computer pc, cinque monitor, una stampante e vari componenti dell’impianto audio.

I ladri hanno potuto agire indisturbati poichè il luogo non è illuminato, non è sorvegliato da telecamere e non è visibile sia da via Settetermini che dal piazzale FS di Via Giovanni della Rocca, per la presenza di muri che, con l’altezza attuale, impediscono la visuale anche ad una eventuale pattuglia delle forze dell’Ordine che transiti da quelle parti.

"Si chiede allo Stato, attraverso qualsiasi Istituzione, di attivarsi e di aprire finalmente gli occhi su quel piccolo miracolo civico che è La Stazione - si legge in una nota dcell'associaizione -. Si chiede di illuminare i luoghi in modo adeguato, di abbassare la quota dei i muri perimetrali di recinzione che di fatto impediscono la visuale dalla strada e dal piazzale e di installare delle telecamere di sorveglianza. Il Comune di Boscoreale ha da tempo preso in comodato tutta la linea ferroviaria e i piazzali esterni ai fabbricati di stazione, con il preciso impegno di custodirli, di pulirli e di renderli fruibili da parte della cittadinanza. Si chiede quindi - prosegue iul comunicato - agli organi preposti di far rispettare quanto è stabilito nel comodato stipulato tra il Comune e RFI SpA, al pari di quanto viene richiesto all’associazione Stella Cometa-La Stazione, che da circa 8 anni, sta facendo il suo dovere, andando anche al di là di quanto è previsto nel comodato stesso. Esso infatti riguarda solo i fabbricati e non le aree esterne e invece per molti anni i volontari si sono accollati anche la pulizia esterna senza aver mai ricevuto un contributo economico dallo Stato, ma operando solo ed esclusivamente con il sudore e con le risorse di semplici cittadini volontari".