A cura della Redazione

Il sindaco di Pompei, Nando Uliano,  ha finalmente trovato tempi e modo per incontrare il parroco degli scugnizzi di Napoli, Don Luigi Merola. Un incontro che certamente lo arricchirà sul piano dell’umanità molto di più di tanti tavoli con i cosiddetti colletti bianchi.

Alla fine, a parte le cordialità di rito, le frasi fatte e le giustificazioni tardive, la sostanza. è che il sindaco Uliano ha tenuto a sottolineare due questioni. La prima è che lui, come tutti gli altri sindaci, è costretto a stringere la borsa a causa della spending review. La seconda è che "'A voce de creature", la fondazione educativa di don Merola, opera in un contesto molto particolare, a cavallo tra le città di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, in un luogo simbolo di riscatto sociale e culturale: un bene confiscato alla criminalità organizzata (al boss del clan Cesarano). Un modo più o meno garbato per dire che se il servizio di assistenza scolastica va a bambini di altri paesi limitrofi, non si vede perché deve essere Pompei a sponsorizzare l’iniziativa.

«Il sostegno ai minori e alle fasce disagiate è un bene prezioso, un tema che troverà sempre una sponda nella mia amministrazione», ha affermato il sindaco Uliano, che si è detto in ogni caso disponibile a fare la propria parte ma solo sulla base di un «progetto predisposto dal dinamico parroco di Forcella che sosterremo facendo il possibile, coinvolgendo anche altre realtà e altri Enti istituzionali». In soldoni, il sindaco boy scout si è detto disponibile ad un “contributo di scopo” e non un finanziamento "a pioggia" soprattutto nel rispetto dei pompeiani che saranno informati sul fine per il quale verranno utilizzati i soldi pubblici. Un ragionamento da politico che non fa una piega. S’intende subito quale componente della sua maggioranza l’ha ispirato. Un ragionamento, però, che non concorda con la sua divisa da boy scout. Formale la dichiarazione di risposta di Don Merola: «Ringrazio il sindaco per aver accolto il nostro appello - dichiara il sacerdote -. Ora si riparte, con determinazione, per costruire un futuro a tanti bambini. È necessario fare rete tra istituzioni per ottenere risultati migliori. Andiamo avanti, insieme si vince».