A cura della Redazione

I lavori pubblici in via Ripuaria a Pompei riguardano solo i tre quarti dell’‘importante arteria stradale. Praticamente si limitano al rifacimento del manto stradale ed ai marciapiedi interni alla carreggiata. Al contrario non comprendono, almeno nel primo stadio, marciapiedi e barriera della sponda fluviale. Il motivo risiede in una disputa in corso tra Regione e Comune che deve chiarire competenze, oneri e responsabilità su questo tratto della strada anche ai fini del processo penale innanzi al Tribunale di Torre annunziata sul grave incidente automobilistico che determinò la morte di due donne, madre e figlia. In quel processo la sentenza finale potrebbe fissare, eventualmente,  limiti delle competenze e relative responsabilità tra i due Enti.

Resta il fatto che al momento, dopo aver atteso tanti anni per la messa in sicurezza di via Ripuaria, cittadini ed utenza automobilistica di Pompei rischiano la delusione (e la beffa) di doversi accontentare di un’opera incompiuta dal momento che non sarà integrale la messa in sicurezza della strada "killer" ad intenso flusso veicolare, proprio sul versante più pericoloso che riguarda le opere stradali sulla sponda del fiume Sarno.

La conferenza stampa di oggi (21 ottobre) del sindaco di Pompei, dell’assessore Santa Cascone e del dirigente UTC Michele Fiorenza, ha riguardato un rapporto dettagliato sui lavori pubblici in corso a Pompei o programmati per l’immediato futuro,  indicando mezzi di finanziamento, apertura dei cantieri (per quelli in programma) e relativa conclusione dei lavori per i quali il team amministrativo ci mette la faccia. Vale a dire che ogni componente ha preso di fronte alla stampa impegni personali sul mantenimento dei tempi della tabella di marcia, fatta eccezione per il finanziamento delle opere relative alla Fonte Salutare (e premio Maiuri) che rischia di pregiudicarsi a causa dei tempi incerti del nulla osta della soprintendenza ambientale.

Santa Cascone, riguardo al programma ed al reperimento delle risorse nonché il lavoro burocratico inerente la compilazione delle delibere e la progettazione, ha elogiato pubblicamente il contributo del dirigente Michele Fiorenza (chiacchierato recentemente a causa di una vecchia condanna penale ripescata da un giornale locale). Il dirigente dell'Ufficio Tecnico, da parte sua, ha dato molta enfasi all’iniziativa di reperimento di risorse professionali fresche a tempo determinato (ingegneri ed architetti). Questi tecnici collaboreranno con lui nelle varie fasi di progettazione e direzione lavori. Si tratta di collaborazioni “a progetto” remunerate in percentuale sugli importi finanziati. E’ stata stilata con criteri oggettivi (esperienza professionale) una graduatoria di 173 professionisti.

«Abbiamo un ufficio tecnico vuoto». Si è giustificato Michele Fiorenza, spiegando che con un solo geometra in organico non potrebbe essere altrimenti operativo ed annunciando che presto 20 tecnici cominceranno a lavorare con lui. Il bilancio complessivo delle opere pubbliche in programma, che prevedono anche la ripresa della manutenzione stradale ed il rifacimento di alcune arterie viarie (ancora da decidere), comportano la spesa di 11 milioni di euro (già disponibili), l’impiego di 120 unità lavorative, senza contare gli incarichi professionali che saranno conferiti sulla base della graduatoria comunale.