A cura della Redazione

Quali movimenti sono in corso dentro la maggioranza politica che governa Pompei? Il blitz del documento di sfiducia concordato “all’albergo delle congiure” dal consigliere comunale Cirillo e compagni, insieme ai colleghi di opposizione, e la pronta “parata” di Uliano e Conforti che, limitando il danno, ha fatto diminuire il numero dei componenti di maggioranza. Ora la squadra di “resistenti” del boy scout Uliano governa con un solo voto in più ed una composizione parzialmente modificata. Nello stesso tempo si è messo in moto senza clamore né proclami un progressivo movimento di ricostituzione della componente rimasta orfana del consigliere comunale di Tre Ponti.

L’iniziativa in corso vede Alfonso Conforti nella cabina di regia per creare una formazione che si presenta come contrappeso ai gruppi della maggioranza, già operativi (in particolare per limitare lo strapotere del gruppo di Messigno). Giova ricordare che Conforti non è nuovo ad operazioni del genere: parte da solo e si consolida lungo il percorso amministrativo. Questa volta ha dalla sua anche il motivo “nobile" di garantire la navigazione tranquilla della navicella amministrativa capeggiata dal sindaco boy scout, che sa da una parte è giustamente esultante per la tenuta del nocciolo duro della sua maggioranza, dall’altra è dolorante per le bacchettate che ha preso sul groppone da avversari ma anche (e fanno più dolore) da alleati. Per farla breve, al gruppo consiliare a tre (De Gennaro, Calabrese e Sabini) si contrappone la formazione di pari peso (Conforti, Malafronte e Vitulano). Restano collegati al sindaco Uliano il presidente del consiglio comunale Robetti ed il fedele Sorrentino. La nuova componente ha già due assessori all’attivo: Desiderio Salvatore e Marra Raffaele mentre “Progetto Democratico” è in attesa di allinearsi col prossimo rimpasto. L’intenzione del gruppo che nasce dalle ceneri di “Città futura” è di mettersi su un piano di pari dignità con le altre due componenti della maggioranza (quella del sindaco e quella di Messigno che finora ha straripato come il fiume Sarno). Altro problema e di imbrigliare l’assessore Marra nella logica di componente politica in cambio della promessa di tutela politica. Operazione che non è riuscita a Cirillo perché si è trovato solo contro tutti. Conforti al momento si presenta in maggioranza come stratega vincente. Attende solo che maturino i frutti del suo giardinetto.