A cura della Redazione

Ci risiamo. Una coppia è stata beccata dai custodi ad amoreggiare negli scavi archeologici di Pompei. Aveva scavalcato la recinzione di protezione del parco archeologico all'altezza di Villa dei Misteri ma è stata immediatamente individuata dalle telecamere di videosorveglianza che hanno messo in moto l’azione di contrasto.

Non c’è niente da fare. L’attrazione del proibito vale più del lavoro che efficacemente offrono i custodi anche se sotto organico. Inoltre non è cosa, per gli stranieri, da poco poter raccontare al ritorno in patria di aver fatto l’amore sotto la luna di Pompei con lo scenario del Vesuvio  e l’emozione di abbracciarci tra gli epici affreschi pompeiani.

E’ probabilmente un’attrazione che vale più del pericolo di dormire una notte in una camera di sicurezza della Polizia o dei carabinieri di Pompei. Tanto è vero che più si raccontano questi episodi, più aumentano le coppie che nei fine settimana s’introducono nel parco archeologico. Varrebbe la pena, a questo punto, far pagare una lauta multa anziché minacciare il rigore di legge. Tanto più che, specie con gli stranieri, si fa la faccia dura ma si finisce con il rilasciarli solo con una severa ammonizione.

Anche domenica scorsa il tentativo di introdursi negli Scavi è avvenuto a cancelli chiusi al pubblico. A scavalcare la recinzione sono stati due giovani di origine russa, di 35 anni. La coppia era riuscita ad entrarei nella città antica di fianco alla Villa di Diomede. Sono stati bloccati dai custodi e successivamente consegnati ai carabinieri del posto fisso degli scavi.
I due russi, dopo che è stata  informata la loro Ambasciata, sono stati denunciati, a piede libero, all’autorità giudiziaria per violazione di luogo d’arte.