Sarà il cappuccino Francesco Saverio Toppi il secondo Beato di Pompei (in ordine di tempo, dopo Bartolo Longo)?. Nominato delegato pontificio del Santuario della Madonna del Rosario a Pompei nonché arcivescovo prelato da Papa Giovanni Paolo II, il 13 ottobre 1990, il cappuccino Francesco Saverio Toppi giunse a Pompei il 7 dicembre dello stesso anno, dove fu ordinato vescovo del Santuario. La sua guida della Chiesa di Pompei ed il servizio pastorale durarono fino al 7 aprile 2001. Quando lasciò il servizio trascorse alcuni anni nella cittadina mariana. Prima della morte, avvenuta il 2 aprile 2007, si trasferì nel convento dei frati cappuccini di Nola ma la sua salma giace, per sua volontà testamentaria, nella cripta del santuario, meta di amici estimatori e fedeli che da tempo parlano di lui come di un santo.
La sua fama di santità è aumentata di giorno in giorno fino ad indurre, il 2 aprile 2014, gli organismi preposti della Chiesa ad insediare il Tribunale per la sessione di apertura dell'inchiesta diocesana sulla sua vita, le virtù e la fama di santità. A detta di tutti coloro che lo hanno conosciuto nella sua lunga testimonianza di fede a Pompei si è dimostrato un asceta, un poeta della predicazione mariana, disponibile alla volontà di Dio e fiducioso nell’intervento della Divina Provvidenza. La conclusione è che monsignor Toppi offrì, in vita, una chiara testimonianza di fede, di speranza e di carità, tanto da meritarsi in pieno l’alta considerazione del popolo di pellegrini della Madonna di Pompei. Il 13 ottobre 1990 Francesco Saverio Toppi veniva nominato delegato Pontificio e arcivescovo prelato di Pompei da Papa Giovanni Paolo II. Il 7 dicembre dello stesso anno vi fu consacrato Vescovo. Per oltre dieci anni è stato l’amatissimo pastore della diocesi pompeiana che l'anno scorso ha dato inizio alla sua causa di beatificazione e canonizzazione.
Sabato 28 novembre, il Santuario di Pompei ha indetto il Convegno “Il Servo di Dio monsignor Francesco Saverio Toppi OFM Cap”. Seguirà una tavola rotonda organizzata dalla Chiesa di Pompei insieme all’Ordine dei Cappuccini. Parteciperanno, oltre al padrone di casa, l’Arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo, monsignor Ugo Dovere, professore della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, che illustrerà il profilo dell’Arcivescovo cappuccino testimone del suo tempo, che ha attraversato l’evoluzione che la Chiesa e della società del XX secolo. Prevista anche la relazione di monsignor Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone. Moderatore sarà Angelo Scelzo, vicedirettore della sala stampa della Santa Sede. Nato a Brusciano (Na), il 26 giugno 1925, Francesco Saverio Toppi fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. Si diplomò alla Scuola Vaticana in biblioteconomia, nel 1949, e in archivistica, nel 1950. Nel 1951, si laureò in storia ecclesiastica alla Pontificia Università Gregoriana. Superiore provinciale dei cappuccini di Napoli, dal 1959 al 1968, e di quelli di Palermo, dal 1971 al 1976, si recò più volte in America Latina e in Africa.