A cura della Redazione

Il crollo della Schola Armaturarum del 6 novembre 2010 ha segnato una svolta epocale nella gestione non solo degli Scavi archeologici di Pompei ma di tutto l’universo dei beni culturali italiani.

E’ aumentata la consapevolezza della gente che bisogna fare tutto il possibile per tutelare l’immenso patrimonio economico. ma soprattutto di civiltà. che rende ricca l’Italia nonostante le sventure economiche degli ultimi anni. Soprattutto sono aumentate le risorse finanziarie messe a disposizione dalle Autorità nazionali ed europee per provvedere alla manutenzione straordinaria di un sito archeologico che misura come una città antica, e per questo motivo ha bisogno di monitoraggio giornaliero per gli interventi da mettere in campo a livello preventivo per evitare sciagure al patrimonio culturale del Paese come quella di cinque anni fa.

E’ per questo motivo che l’Ordine dei Geologi della Campania ha organizzato, presso l’Auditorium della Soprintendenza Archeologica di Pompei, Ercolano e Stabia, un convegno che punta a creare iniziative e strumenti per la salvaguardia dei beni culturali. Ecco perché è previsto un parterre di tutto rispetto per l’evento in programma giovedì 26 novembre alle ore 15.

Geologi, archeologi e numerosi esperti del settore della conservazione dei beni culturali si confronteranno sulle potenzialità derivanti dalla sinergia tra geologi ed archeologi nell’ambito della gestione e della salvaguardia dei beni archeologici. Interverranno: Vincenzo Del Genio, Segretario dell’Ordine dei Geologi della Campania, Claude Albore Livadie, Direttore di Ricerca Centre National de La Recherche Scientifique (CNRS- Francia), Silvia Fabbrocino, Nicoletta Santangelo, Giuseppina Balassone e Valentino Di Donato del DiSTAR (Università degli Studi di Napoli Federico II), Alfonso Santoriello del DISPAC (Università degli Studi di Salerno), Giuseppe Mastronuzzi del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari, Giuseppe Doronzo, Consigliere dell’Ordine dei Geologi della Campania. Saranno presenti anche numerosi esperti liberi professionisti.

Alla fine bisognerà creare un corredo di conoscenze utili per la tutela del parco archeologico di Pompei e degli altri siti vesuviani che consentano di intervenire anticipatamente, quando possibile, e negli altri casi tempestivamente e con strumenti efficaci a salvare quanto più possibile di un monumento unico nel suo genere.