A cura della Redazione

Gli operai della ditta Di Paolo stanno montando il palco per lo spettacolo di Capodanno di Sal da Vinci sul lato destro della piazza Bartolo Longo. Vale a dire sul marciapiede di fronte Palazzo De Fusco. Tutto il contrario di quanto era stato assicurato dal vertice comunale in fase di presentazione degli eventi natalizi, a conferma di un flop generalizzato di questa iniziativa che è stata prima sfortunata in fase di programmazione, successivamente è peggiorata sul piano dell'organizzazione.

Quella del palco sul lato stretto della piazza è praticamente la ciliegina finale sulla torta di Capodanno.  Ne deriva che sta prevalendo nella convinzione dei pompeiani che sarebbe stato meglio non spendere quei centomila euro deliberati all’ultimo momento per gli eventi natalizi con lo scopo esclusivo di accontentare la componente politica (praticamente Attilio Malafronte) che è arrivato all’ultimo momento per salvare l'esecutivo Uliano

In parole povere, l’Amministrazione aveva prima brindato ai buoni rapporti con la Chiesa di Pompei, grazie soprattutto ai rapporti con l’assessore Desiderio, che vantava cordialità professionale al servizio dell’Istituzione religiosa. «Quest’anno per la prima volta il palco sarà montato sul lato della Chiesa di Pompei la sera del primo gennaio con l’esibizione di Sal da Vinci». E’ stata la dichiarazione dell’assessore agli Eventi di Pompei, che aveva anche promesso luci nella periferia come nel centro storico (mai viste) e tante altre iniziative che sono state modificate o annullate all’ultimo momento.

Il problema è che prima si parte in pompa magna con i megafoni mediatici, e successivamente si ripiega su soluzioni alternative di basso profilo senza neanche l’educazione di avvisare i pompeiani.

Ritornando al palco per lo spettacolo canoro, si presume che sia stato l’evento del Giubileo a cambiare il programma comunale riguardo il montaggio. E’ anche vero, però, che si conoscevano anche prima (alla partenza dei programmi natalizi) la data di partenza e la durata di questo evento religioso. Il fatto è che ancora una volta sono stati spesi soldi pubblici senza una seria programmazione. Fatto ancora più grave è che per reperire la cifra necessaria sono state ridimensionate altre iniziative comunali di miglior profilo che probabilmente erano più necessarie ed urgenti.