A cura della Redazione

A seguito di una complessa attività di indagine patrimoniale, tesa all’aggressione dei patrimoni di mafia, personale della Divisione Anticrimine della Questura di Napoli (Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali) ha dato esecuzione al decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Napoli - Sezione Misure di Prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di Giuseppe Di Martino, 58 anni.

L'uomo fu condannato il 27 giugno 2002 dalla Corte di Appello di Napoli, con sentenza divenuta irrevocabile il 22 gennaio 2004, alla pena di 3 anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso, in quanto appartenente al sodalizio camorristico denominato Giugliano, operante nei comuni di Poggiomarino, Scafati e Boscoreale, quale articolazione territoriale del famigerato clan Fabbrocino.

Di Martino, pregiudicato anche per emissione di assegni a vuoto e con pregiudizi di polizia per minacce, lesioni ed ingiuria, risulta già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di anni quattro e della misura di sicurezza della libertà vigilata per anni uno.

Il decreto del Tribunale di Napoli, emesso in accoglimento di articolata proposta del Questore di Napoli, ha disposto il sequestro dei seguenti beni immobili, formalmente intestati a stretti congiunti di Di Martino, in considerazione della stretta correlazione temporale intercorrente tra le condotte illecite palesate da Di Martino e l’acquisizione degli stessi beni immobili:

- fabbricato unifamiliare, composto di piano terra di due vani ed accessorio, e soprastante piano primo di vani tre ed accessori vari collegato da scala interna, con annessa pertinenziale ed esclusiva corte di circa mq 20, sito a Pompei (NA) in via Nolana - Pizzo Martino.

- quota di 1/3 di un terreno della consistenza di 8,18 are classificato come vigneto, ubicato a Pompei in località Pizzo Martino;

- quota di 1/3 di un terreno della consistenza di 0,12 are classificato come vigneto, ubicato a Pompei in località Pizzo Martino.

Il valore complessivo dei beni posti sotto sequestro ammonta a circa 400 mila euro.