A cura della Redazione

 

Alfonso Cesarano, carrozziere di Pompei, ospitò per alcuni giorni Nicola Esposito, alias "'o mostro", il reggente del clan Cesarano che nel 2014 era nella lista dei 100 ricercati più pericolosi. Dopo l'arresto di entrambi, i controlli si estesero all'officina del carrozziere, dove fu trovata un'auto rubata.

Scongiurate le accuse di riciclaggio e furto, Alfonso Cesarano (difeso dall'avvocato Massimo Autieri) è stato condannato dal giudice Procolo Ascolese del tribunale di Torre Annunziata a 2 anni di reclusione.

Stessa pena per i colleghi Luigi Cesarano e Giovanni Angellotti.