A cura della Redazione

Con l’approvazione definitiva della legge sulle Unioni Civili (conosciuta come Legge Cirinnà) cambieranno anche la vita, e i diritti, delle coppie non sposate o unite da unione civile.

Il testo di legge varato dalla Camera dei Deputati regolamenta per la prima volta anche la convivenza di coppie omosessuali ed eterosessuali.

Il Comune di Pompei esulta e spiega la nuova legge con le parole dell’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pompei Margherita Beatrice.

«Con la Legge Cirinnà I diritti garantiti sono molti di quelli che hanno gli stessi coniugi. L’unione civile viene introdotta nel nostro ordinamento come specifica formazione sociale. Riguarda solo le coppie omosessuali: inoltre gli istituti del matrimonio o dell’unione civile escludono di fatto la sussistenza della convivenza di fatto. I gay che vogliono contrarre l’unione civile devono farlo con dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni». Spiega l’assessora di Pompei, ben lieta di annunciare un traguardo che renderà felici molti pompeiani.

«La nostra amministrazione è ben contenta di applicare la nuova legge per garantire i diritti di tutti». Esulta la Beatrice. Del resto bisogna ricordare che Pompei è stato uno dei primi Comuni italiani ad aderire alla rete nazionale delle pubbliche amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.

Gli intenti e le finalità della rete, anche conosciuta con l’acronimo “RE.A.DY”, sono raccolti in una carta d’intenti sottoscritta dall'Amministrazione Uliano. Iniziativa che si traduce nella promozione di politiche atte a favorire l’inclusione sociale della popolazione vittima di discriminazioni legate al genere, non solo femminile, ma anche omosessuale e transessuale.

Secondo il parere del presidente Arci Napoli, Antonello Sannino (della medesima componente politica del sindaco di Pompei) «la Legge Cirinnà è  importantissima. L’Italia era l’ultimo Paese in Europa ancora a non avere una legge a tutela LGBT (lesbian, gay, bisexual and transgender). Ora i fautori di queste conquiste sociali, compresa l’Amministrazione comunale di Pompei, puntano alla piena uguaglianza con una legge contro l’omotransfobia». 

twitter: @MarioCardone2

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