A cura della Redazione

E’ stato accertato, ed è in fase di contrasto, il sistematico furto di cartoni d’imballaggio notturno presso i maggiori megastore di Pompei.

In un paio di occasioni i carabinieri hanno dato man forte agli uomini della società che ha in appalto il ritiro dei rifiuti soliti urbani, come accaduto presso il “mercatino” di piazza Falcone e Borsellino.

«Abbiamo raggiunto il traguardo del 60 per cento nel ritiro dei rifiuti solidi urbani a Pompei ma gli utili della società non sono in linea col nostro impegno perché siamo spesso privati da ingenti e legittime fonti di ricavo rappresentate dai materiali di imballaggio (di spettanza della ditta, ndr) che spesso vengono rubati nel corso della notte presso i depositi siti all’esterno dei grandi supermercati».

Lo sfogo di un dirigente dell’azienda che gestisce l'igiene urbana a Pompei fa luce su un lato sconosciuto dell’attività dei rifiuti, in cui gli operatori rischiano la loro vita nel contrasto di un tipo di delinquenza che non è (o non è solo) la conseguenza  della miseria derivante dalla crisi economica, se è vero (come ci viene raccontato) che i “pirati dei cartoni” arrivano da fuori e sono ben organizzati ed attrezzati.

Si muovono per la città di Pompei, nel corso della notte, con potenti mezzi di raccolta e squadre di operai clandestini che spesso superano le quattro unità. I carabinieri, come è stato detto, sulla base di precise denunce presentate dalla ditta “New Ecology”, si sono prestati in attività tese a contenere il fenomeno del furto dei cartoni usati (che come noto hanno forte valore sul mercato del riciclo), che rappresenta il lato occulto della medaglia che reclama l’urgenza della videosorveglianza che il sindaco Uliano ha annunciato clamorosamente ma che pare ancora lontana da venire.      

twitter: @MarioCardone2

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