A cura della Redazione

Blitz del nucleo antiabusivismo dei vigili urbani di Pompei in un noto albergo di antica e rinomata gestione, che vanta nella famiglia dei titolari persone che sono state al massimo livello nella dirigenza comunale di Pompei.

Sorprendono i motivi degli accertamenti degli agenti della Municpale (affiancati da un tecnico urbanistico) che mettono in piazza argomenti che faranno discutere l’opinione pubblica a causa della rinomanza della struttura (una vera e propria bomboniera a tre stelle a pochi metri dal parco archeologico pompeiano, che risulta molto frequentata da turisti esigenti).

L’albergo in questione è dotato di circa trenta camere, moderni comfort ed arredo elegante. Non ne forniamo i dati specifici nelle more dei chiarimenti che saranno necessari nel procedimento giudiziario che seguirà all’accertamento dei vigili urbani.

Procedura che servirà a chiarire la portata ed i tempi dell’abusivismo presunto messo in atto. Difatti, mentre il verbale della polizia municipale parla di svariati interventi edili abusivi realizzati in tempi successivi, la proprietà dell’albergo si difende affermando che eventuali lavori non in regola sarebbero stati posti in essere nella gestione anagraficamente precedente (si tratterebbe - secondo quanto viene sostenuto - d’interventi risalenti più o meno a 50 anni fa).

In ogni caso l'iter, dopo l’accertamento, segue parallelamente due strade: una giudiziaria, tendente a chiarire la portata dell’eventuale illecito e ad emanare eventuali sanzioni; ed una amministrativa che dovrebbe portare alla decretazione dell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi.

La materia è delicata e complessa perché riguarda l’ambito del rispetto del vincolo archeologico che interessa l’area in cui è sito l’albergo. Non sono stati posti sigilli all’attività ricettiva, che resta a pieno regime nelle more del procedimento giudiziario. Resta comunque da chiarire che questa operazione della polizia municipale rientra in un clima di "veleni" creato da un lato da un abusivismo estremamente diffuso in tutta Pompei (chiaramente l’abusivismo di speculazione si affianca a quello, per così dire, di necessità); dall’altro si scoprono solo oggi antichi e duraturi silenzi conniventi su un fenomeno esteso e preoccupante.

In pari tempo denunce anonime incrociate starebbero alimentando atavici contrasti d’interesse diffusi su tutto il territorio, "avvelenando" anche la politica locale strumentalizzata dagli interessi dei più forti senza che si riesca ad imboccare una strada d’uscita.

Gli agenti della Polizia locale stanno continuando a sanzionare, inoltre, le numerose insegne fuori legge di parcheggi e camping, che deturpano il paesaggio intorno al parco archeologico più rinomato d’Europa. 

twitter: @MarioCardone2  

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