A cura della Redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla richiesta di spostare l’assemblea sindacale, fissata per il 5 febbraio (la prima domenica del mese in cui è previsto un forte afflusso di turisti incentivato dall’esenzione del pagamento del biglietto d’ingresso) il sindacato UNSA ha replicato fissando la convocazione per i funzionari e custodi del sito archeologico per giovedì 9 febbraio, data in cui è previsto agli Scavi di Pompei l’arrivo dei ministri Dario Franceschini (nella foto) e Claudio De Vincenti, in occasione della visita istituzionale della commissaria europea agli affari regionali, Corina Crețu.

Un appuntamento che interviene in un periodo di oggettiva tensione in cui, ai riflessi negativi della vertenza tra la Direzione Generale della Soprintendenza di Pompei ed i sindacati autonomi, che ha registrato spiacevoli risvolti giudiziari, si aggiungono le conseguenze di un ennesimo ritardo burocratico dei lavori di restauro del Parco, finanziati dall’UE e dal governo italiano, che subisce le lungaggini di un ricorso giudiziario su un appalto davanti al Tribunale Amministrativo Regionale.

Perdite di tempo che stanno anche alla base delle cause del crollo di un altro muro millenario del sito archeologico, ponendo alla comunità nazionale nuovi interrogativi sulla tenuta degli impegni di spesa per i restauri entro i tempi previsti (fine anno), considerato che già è stata concessa una proroga.

Riguardo la vertenza del soprintendente Massimo Osanna con il sindacato autonomo, è evidente che le accuse di “ricatto” spiegate in un'intervista ad un quotidiano nazionale dal medesimo dirigente statale, hanno prodotto il risultato di inasprire il clima aziendale che ora ricorre alla richiesta dell’intervento diretto del ministro Franceschini per una questione (quella della salubrità dei luoghi di lavoro) che per stessa ammissione di Osanna si protrae da troppi anni.    

twitter: @MarioCardone2 

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