A cura della Redazione

LCD è l’acronimo che è diventato virale sul web e nella messaggistica della telefonia mobile per apprezzare o schernire con le più varie osservazioni da parte dei pompeiani di opposto segno politico che stanno per fare la loro scelta di coalizione elettorale. Sono 5 le maggiori probabili formazioni pronte per le prossime elezioni amministrative ma manca l’ufficialità. LCD (ci hanno spiegato) sono le iniziali di tre vecchi volponi della politica pompeiana (Lo Sapio, Cirillo, e D’Alessio) che starebbero tirando le fila della coalizione che avrebbe in forza la lista del Partito Democratico, pronta a scendere in campo con altre formazioni civiche di area di centrosinistra.

Candidato a sindaco sarebbe Pietro Amitrano, che in caso di probabile ballottaggio dovrebbe, con la sua affidabilità, assicurare ai suoi amici la vittoria finale. Non tutti la pensano così. La politica mette a confronto le opinioni più diverse. Toccherà successivamente ai numeri scrutinati il compito di far prevalere un ragionamento (ed i cervelli che l’hanno formulato) rispetto agli altri. Detto questo è chiaro che il “comitato di saggi” che si cela dietro l’acronimo “LCD” si confronta con uomini e simboli conosciuti favorevoli e contrari rispetto ad un preciso schema di governo della città.

Nel frattempo i molti soggetti interessati a scendere in campo stanno valutando le proprie convenienze ed opportunità. Per i singoli candidati la coalizione migliore è quella che ha maggiori probabilità di tagliare per prima il traguardo finale. Le rimanenti (a parte quella di Amitrano) sono “Pompei nel cuore” dove prevale il nome di Alfredo Allaria, la coalizione guidata dall’ex presidente del Consiglio comunale Alberto Robetti, i “moderati” di Pasqualino Vassallo e “Programmiamo Pompei” di Gaetano Coccoli. Probabili altre presenze minori.

A questo punto due fattori hanno assunto peso nell’attesa che siano rese note le liste elettorali delle amministrative. Il primo fattore è la data di partenza (mercoledì 15 marzo), in cui dovrebbe essere pubblicata la sentenza del TAR sul ricorso dell’ex sindaco Uliano contro il documento di dimissioni di 10 consiglieri che ha determinato lo scioglimento dell’assise comunale. Il secondo fattore è dato dall’orientamento delle manovre di “avvicinamento” da parte di liste ancora “sospese”  nel dubbio amletico. E’ il caso di Alternativa Pompeiana, decisa a ripresentare la propria lista civica sebbene i suoi esponenti più accreditati hanno sottoscritto la tessera PD. Questa formazione politica, dopo la delusione targata Uliano, è molto cauta nella scelta delle sue alleanze per non commettere un secondo errore.     

twitter: @MarioCardone2 

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook