A cura della Redazione

“La meta la conosciamo". Ha spiegato Michelangelo Pistoletto durante la performance artistica che lo ha visto protagonista il 14 marzo, giornata nazionale del paesaggio, presso l’installazione del Terzo Paradiso, che nella Palestra Grande degli Scavi di Pompei ha assunto un significato allegorico. "Ciò che è importante è la difficoltà della strada per arrivarci, che bisognerà percorrere insieme”, ha aggiunto Pistoletto. La Soprintendenza Speciale di Pompei con Città dell'Arte-Fondazione Pistoletto ha realizzato il “Terzo Paradiso” con i materiali fondativi dell’antica Pompei e che la trasformano incessantemente. Lapilli, pomici, blocchi di tufo, scarti ceramici, residui di gesso dei calchi, fossili insieme a materiali e attrezzi di scavo e restauro, la ruota di un mulino sono elementi distintivi del cerchio del passato nel simbolo dell’infinito proposto da Pistoletto.

Antenne wi-fi, braccialetti elettronici e il computer simboleggiano il futuro. Il cerchio centrale rappresenta l’utero che genera nuova vita tra il passato e futuro. “Io e te siamo tre”, commenta Pistoletto. La natura prende campo con le piante, le erbe e i fiori che un tempo venivano coltivati a Pompei. L’armonia del paesaggio include l’umanità che vi partecipa in forma collettiva. Grandi casse di legno da scavo, “i mattoni” di Pompei, posti su una superficie specchiante accoglieranno i resti del sito antico. La superficie specchiante riflette il cielo sotto cui si svolge la vita. “Una volta guardavamo la luna - spiega Pistoletto - ora il punto di osservazione si è trasferito in cielo e il paesaggio sotto esame è quello terrestre”. Conclude l’artista-filosofo. La rinascita di Pompei nel segno di Pistoletto è nel suo Terzo Paradiso, rappresentato con il simbolo matematico dell'infinito in cui due cerchi opposti rappresentano natura e artificio mentre l’anello centrale che li unisce simboleggia il grembo della rinascita. Il 14 marzo ha partorito l’azione collettiva che racconta passato, futuro e presente di Pompei. Vale a dire la rinascita dell’interesse universalenel sito culturale. L’installazione realizzata in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio per iniziativa del Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo, ha inteso celebrare il paesaggio e la sua memoria storica quale valore identitario del Paese. Resterà in esposizione nella Palestra Grande di Pompei Scavi fino al mese di luglio. Stamattina una manifestazione collettiva a cui hanno partecipato principalmente giovani, intellettuali ed amanti della cultura, ha messo in campo un’iniziativa estemporanea in cui l’estetica ha generato l’etica collettiva. “Provocazione o condivisone?”, abbiamo chiesto a Pistoletto. “L’una e l’altra”, ci ha risposto. “Il compito dell’artista è creare il movimento ma la fase successiva del percorso è un’esperienza che si fa insieme”.

twitter: @MarioCardone2 

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