A cura della Redazione

Sono durate oltre un anno le indagini dei carabinieri di Pompei, guidati dal comandante di Stazione Tommaso Canino, che hanno consentito di individuare i malfattori che nel novembre 2015 misero a segno il furto in un appartamento posto al primo piano di via Colle San Bartolomeo. I due ladri verso sera si erano arrampicati lungo il tubo del gas ed erano riusciti ad entrare nell’abitazione sita al primo piano di un parco residenziale. Avevano intenzione di ripulire l’appartamento ma se la sono vista brutta perché non si erano resi conto che all’interno c’era il proprietario, la figlia ed un cane pittbull di nome “Nitro”. Il tutto si è concluso in una colluttazione generale in cui il cane, nella confusione ed il buio, aveva azzannato non solo uno dei delinquenti ma anche la figlia del proprietario che da parte sua dovette ricoverarsi in ospedale, in pronto soccorso, per curare il trauma contusivo maxillo-facciale e la ferita lacero contusa alla regione zigomatica che gli era stata procurata da un cacciavite usato come arma impropria da uno dei due malviventi.

Quando i carabinieri, avvisati dalla figlia del padrone della casa presa di mira, arrivarono sul posto della furibonda colluttazione, teatro del fallito “colpo del tubo del gas”, i due ladri se l’erano già svignata sull’automobile di un probabile terzo complice, che durante tutto il tempo aveva fatto da palo. Il successivo sopralluogo dei carabinieri e le indagini della sezione scientifica della Compagnia di Torre Annunziata hanno successivamente consentito di raccogliere prove sufficienti per incriminare due albanesi con numerosi precedenti specifici. Sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari di Torre Annunziata (Antonello Anzalone) a seguito di indagini coordinate dal Pubblico Ministero Francesca Sorvillo.

Uno dei soggetti incriminati, Jakimi Ardit, classe 1992, si trova già nel carcere di Poggioreale, dove gli è stato notificato il provvedimento. Il compare, Xheleka Lefter, classe 1986, è ricercato e al momento irreperibile. Presso il quartiere residenziale di via Colle San Bartolomeo, i carabinieri di Pompei, nel corso degli ultimi due anni, hanno arrestato diversi topi di appartamenti.

twitter: @MarioCardone2 

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