A cura della Redazione

E’ l’ultima iniziativa ispettiva di contrasto all’abusivismo degna di nota e messa in atto dal nucleo dei vigili urbani di Pompei, guidato dall’instancabile capitano Fontanella (vice del comandante Petrocelli). Ha riguardato lo stop prudenziale alla costruzione di una vasca privata di idromassaggio che rientrava nel progetto complessivo di lavori di manutenzione di un’abitazione privata sita al secondo piano di un palazzina della traversa di via Ponte Nuovo. Polizia Municipale ed Ufficio Tecnico del Comune di Pompei hanno chiesto come condizione della ripresa dei lavori che il tecnico progettista della ditta fornitrice della medesima presenti il prospetto dei calcoli strutturali della stessa (comprensivi del carico massimo d’acqua con bollicine). Si dovrà dimostrare che il peso massimo della vasca piena d’acqua sia inferiore a 300 chilogrammi, limite invalicabile per la tenuta del solaio.

L’inquilino del piano sottostante la casa con la vasca ha presentato denuncia al Comune di Pompei temendo lo sfondamento del solaio causato dalla vasca idromassaggio colma d’acqua (nel caso dovesse superare la soglia di sicurezza).

Nel frattempo, proseguono le indagini dei vigili urbani di Pompei riguardo il multiresidence sito in Traversa Pironti. Per l’edificio di due piani dotato di 35 alloggi sono stati accertati ben 12 tipi di abuso che fanno dedurre che è stato evaso ogni rispetto urbanistico e delle regole abitative (a partire dalla sicurezza). Gli agenti di Polizia Locale hanno compilato al riguardo un dossier di 80 pagine che sarà inoltrato alla magistratura che sanzionerà probabilmente il caso eclatante di alloggio privato che ospitava un elevato numero di soggetti extracomunitari insieme a donne dell’Est dedite ai più svariati mestieri, oltre a clandestini privi di documenti ed altri stranieri senza permesso di soggiorno.

L'indagine investigativa della Municipale, agli ordini del colonnello Gaetano Petrocelli e del capitano Ferdinando Fontanella, ha consentito di accertare svariate forme di abusi urbanistici uniti a presunte evasioni al pagamento di tributi di ogni tipo ed alle più elementari prescrizioni amministrative e di pubblica sicurezza.

Riguardo ai servizi comunali (ritiro della spazzatura ed erogazione d’acqua) ed i contratti di fornitura di gas, energia elettrica e collegamento telefonico, il proprietario si era dichiarato utente esclusivo al fine di ripartire, a suo piacimento, il costo delle bollette tra gli ospiti del residence. Inutile dire che la portata e la tipologia differenziata degli accertamenti eseguiti ha messo in moto un meccanismo di collaborazione tra diversi Enti e forze di Polizia al fine di presentare alla magistratura il quadro completo dei presunti comportamenti illegali messi in campo.

twitter: @MarioCardone2 

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