A cura della Redazione

Una riunione presso il commissariato di Polizia di via Sacra a Pompei, ha visto l’iniziativa del responsabile dell’ordine pubblico, il vicequestore Angelo Lamanna, di ammonimento ai responsabili di tutte le liste civiche ed i partiti politici, che competono nella campagna elettorale amministrativa partita in questi giorni, di rispettare le regole previste dalla legge riguardo la pubblicità elettorale. Specie in riferimento all’affissione dei manifesti, nota dolente che porta all’imbrattamento dei muri di edifici pubblici e privati. Già in questi giorni sono stati segnalati i primi casi di infrazione con l’apposizione da parte degli attacchini comunali di una striscia bianca sui manifesti incollati fuori dagli spazi riservati con la scritta “affissione abusiva”. Un’indicazione indiretta a non votare quel candidato che non si dimostra rispettoso del patrimonio pubblico in campagna elettorale. Ne deriva che si dovrà temere di peggio sul suo comportamento, il giorno dopo che entrerà nella stanza dei bottoni. Il rito che a Pompei accompagna da sempre l’apertura della campagna elettorale è quello dell’affissione dei manifesti fuori dagli appositi spazi assegnati ad ogni lista elettorale ammessa a partecipare alle elezioni amministrative.

Da un certo punto di vista l’iniziativa illegale ed inquinante da parte di squadre notturne che munite di una scala, un secchio di colla, di pennello e dei manifesti delle facce dei soliti noti che indossano il sorriso d’occasione, il vestito nuovo e la frase ad effetto, serve a circoscrivere - tra i tanti politici seri e corretti che ci sono a Pompei - la cerchia ristretta della “paranza dei cretini” che raccoglie adepti in varie formazioni. Vale a dire quei candidati che, ancora oggi, sono convinti che sia l’arroganza e non il civile rispetto delle regole ad attrarre i consensi elettorali. Nei loro confronti l’informazione che arriva dalla Polizia è che gli attacchini abusivi beccati ad affiggere fuori norma i manifesti elettorali saranno puniti con severe ammende. Multe salate sono previste anche per i candidati che direttamente o indirettamente sono ritenuti responsabili di questi comportamenti.    

twitter: @MarioCardone2

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