A cura della Redazione

“Stiamo proseguendo gli accertamenti su iniziative che già erano state avviate con i commissari prefettizi”. Alla Polizia Municipale di Pompei si mantiene il massimo riserbo riguardo le attività di contrasto dell’abusivismo, partite clamorosamente durante le due gestioni commissariali (specialmente la prima del commissario Cafagna) che hanno caratterizzato la recente vicenda amministrativa di Pompei. L a nostra impressione è che attualmente si attendono segnali ed orientamenti dalla coalizione politica che metterà presto le tende a Palazzo de Fusco. Precedentemente era stata registrata l’accelerazione dei controlli da parte dei vigili urbani e di tecnici del Comune di Pompei orientata principalmente nei confronti di parcheggi, ristoranti ed alberghi dell’area archeologica di Pompei. Il servizio giornalistico di un network nazionale aveva messo in luce coperture e silenzi sospetti che avevano di fatto favorito, nella mancanza di controlli, l’imprenditoria privata che lavora a ridosso della cosiddetta buffer zone di Pompei.

Controlli, accertamenti, sospensioni di attività che se da un lato hanno creato il panico nel settore ricettivo turistico, sul fronte opposto hanno creato lucrose occasioni di guadagno per numerosi studi professionali (tecnici e legali di Pompei). Quanto ha pesato questa situazione d’attesa sulla campagna elettorale appena conclusa e quali orientamenti riceverà su questo versante la dirigenza del Comune di Pompei? L’argomento sarà oggetto della cronaca politica dei prossimi giorni.

Non è mistero che gli orientamenti dello sviluppo pubblico e privato dell’urbanistica pompeiana sono a cuore di molti consiglieri comunali e presentatori di lista di Pompei (di maggioranza e d’opposizione). Tra questi orientamenti il fenomeno atavico dell’abusivismo (quello di necessità ha sempre coperto quello speculativo), che fino ad ora è servito esclusivamente per far incassare laute parcelle ai tecnici specializzati nei ricorsi amministrativi ed in tutte quelle attività per così dire di contorno, che si potrebbero definire “contatti con le istituzioni”.