A cura della Redazione

Venerdì 7 lugio, il magistrato del Tribunale di Torre Annunziata (Angelo Scarpati) ha proclamato (nell’aula consiliare) gli eletti al Comune di Pompei. Una breve cerimonia d’investitura a cui hanno partecipato il neo sindaco Pietro Amitrano della città della Madonna del Rosario e del famoso monumento archeologico vesuviano, ed i dodici consiglieri comunali eletti nelle sue 8 liste di maggioranza. Assenti la sfidante Andreina Esposito e gli altri tre consiglieri comunali di minoranza.

Il primo consiglio comunale è stato fissato per il 17 luglio nelle ore pomeridiane, nel frattempo Amitrano è al lavoro di esame dei nomi dei candidati che entreranno a far parte della sua giunta. Palazzo de Fusco come il Quirinale riguardo ai tempi e modi dei colloqui preliminari per la formazione del “governino” di Pompei? Pare proprio di si, considerato che Amitrano ha impegnato due mattinate per incontrare cinque delegazioni politiche incaricate, sulla base del riscontro elettorale, a fornire una rosa di nomi (e preferenze di deleghe) sulla base delle competenze specifiche dei candidati.

Le solite voci di corridoio informano che qualche lista civica si è presentata con un nominativo secco e la richiesta di uno specifico mandato amministrativo. Per altri il dato è variato da due a sei. L’osservazione di base su questa prima fase di colloqui politici preliminari è che è (quasi esclusivamente) valorizzata la funzione di capo politico che compete al primo cittadino di Pompei rispetto a quella di garante (pur importante) della realizzazione del programma elettorale. La lista di nomi portata al sindaco di Pompei è stata più che altro espressione di fazioni interne (o posizioni di potere alternative) delle liste civiche. Scarsamente sono stati tenuti in considerazione i profili degli aspiranti e la loro idoneità a ricoprire incarichi specifici.

In poche parole Amitrano è stato di fatto investito più del ruolo di arbitro tra le aspirazioni (a volte contrastanti) delle varie anime interne alle liste civiche che di garante dell’interesse superiore di assicurare un’amministrazione efficace ed efficiente a Pompei. Si tratta di due diverse configurazioni della medesima carica istituzionale che non sono necessariamente contrastanti, anche se non sfugge a nessuno che una situazione del genere rende più complicato il compito di Pietro Amitrano, che si dichiara sereno assicurando che avrà pronta, prima del consiglio comunale di lunedì 17, la lista della sua  squadra di governo per Pompei.

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