A cura della Redazione

Sarebbe stato un topo, secondo indiscrezioni, che introdottosi nella cabina elettrica che alimentava l’illuminazione di ”Pompei di notte” - il percorso notturno allestito agli Scavi - avrebbe fatto saltare (rimanendo sul posto fulminato) la corrente. Un caso di oggettiva fatalità che ha ad ogni modo deluso le aspettative di centinaia di visitatori che avevano acquistato il biglietto d’ingresso ed a partire dalle ore 21 hanno atteso invano (per circa due ore) fuori ai cancelli del sito archeologico.

«La Direzione del Parco Archeologico di Pompei si scusa per il disagio». Annuncia un comunicato odierno del Mibact,  informando che si è provveduto al rimborso dei biglietti ai visitatori che ieri sera hanno atteso inutilmente per ore che fosse riparato il guasto  elettrico, impedendo loro così di prendere parte al percorso notturno degli Scavi di “archeologia sotto le stelle della Campania by night”. Il programma “Una notte a Pompei” riprende oggi (venerdì 18 agosto) regolarmente. Anche gli ultimi due appuntamenti serali della settimana prossima (22 e 24 agosto) non subiranno modifiche.

Riguardo alla natura del guasto, la Soprintendenza archeologica di Pompei ha precisato che l’interruzione di elettricità nel Parco che si è verificata ieri sera (17 agosto) non è stata causata da un guasto all’impianto di illuminazione del parco archeologico ma da un problema alla cabina di alimentazione. L'impossibilità di ripristino immediato ha reso necessario l’annullamento della visita notturna di ieri, mentre si apprende che sono rimasti integri gli impianti di emergenza, muniti di speciali dispositivi di protezione.

Resta il fatto che il guasto tecnico che ha reso impraticabile la visita notturna di Pompei, organizzata grazie all’impianto d'illuminazione realizzata dall'Enel-Sole, ha suscitato le legittime proteste da parte dei 360 visitatori, tanto che i carabinieri del posto fisso degli Scavi sono dovuti intervenire per placare le animosità. Molti turisti, provenienti da fuori, hanno dovuto accettare la delusione di perdere (forse per sempre) l’occasione di una visita notturna, unica ed indimenticabile, del Parco archeologico di Pompei.

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