A cura della Redazione

Serve urgentemente un impianto di videosorveglianza a Pompei per contrastare più efficacemente il terrorismo e la delinquenza comune, che nel periodo estivo - con scippi e borseggi - crea disagio all’attività turistica del territorio incentrata sulla valorizzazione del Parco archeologico e sugli eventi religiosi di grande richiamo. «L’impianto di videosorveglianza del centro religioso di Pompei (Piazza Bartolo Longo, ndr) non è sufficiente per le moderne esigenze di tutela del territorio - ha spiegato il vice questore aggiunto della Polizia di Stato, Angelo Lamanna, che dirige il locale Commissariato - anche se esso è ogni giorno sotto stretto controllo, in ossequio alle direttive emanate dalla Prefettura di Napoli».

Quotidianamente i poliziotti e gli agenti della Polizia Locale si muovono per Pompei con mezzi motorizzati. Partono dalla sede della Polizia di Stato e dalla Polizia Municipale. Inoltre è attivo quotidianamente il Pronto Intervento della Stazione dei carabinieri di Pompei (diretta dal maresciallo capo Tommaso Canino)  che usufruisce anche dello scudo di difesa S.O.S. dell’Arma (Squadra Operativa di Supporto) operativa costantemente sul territorio di Pompei, dove le aree sensibili da presidiare sono gli ingressi del sito archeologico vesuviano e quelle aree limitrofe maggiormente frequentate da turisti italiani e stranieri (Villa dei Misteri, Piazza Esedra, Piazza anfiteatro, Piazza Falcone e Borsellino, ecc.).

Su un diverso versante, la Cittadella Cristiana ed il sagrato della Cattedrale di Pompei, con piazza Bartolo Longo dove si celebrano la Supplica ed altre cerimonie molto frequentate dai pellegrini, come il bacio del Quadro della Madonna, richiedono pari tutela. In sintesi la Prefettura ha impartito preciso mandato ai responsabili della sicurezza preventiva di rafforzare i controlli su detti luoghi sensibili frequentati assiduamente da unità mobili motorizzate di Polizia e Carabinieri. Detti controlli sono stati da tempo implementati grazie alla presenza di un nucleo operativo di contrasto al terrorismo suicida (S.O.S.). A questo punto, a completare l’impianto di difesa di Pompei è necessario un sistema di videosorveglianza di ultima generazione (collegato minuto per minuto con l’intellighenzia internazionale di contrasto al crimine e al terrorismo). Oggigiorno solo il Parco archeologico di Pompei è dotato di un moderno impianto di videosorveglianza. Ora è arrivato il momento di tutelare, oltre al Monumento, anche i residenti di Pompei ed i milioni di turisti che arrivano ogni anno nella città mariana.

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