A cura della Redazione

“Porta il mio nome il provvedimento che ha istituito la tassa di soggiorno a Pompei”. La precisazione è di Pietro Orsineri, vicesindaco con delega alle Finanze durante l’amministrazione targata Uliano. Effettivamente, il provvedimento fiscale della tassa di soggiorno fu varato nel corso dell’amministrazione preesistente a quella vigente anche se poi non fu reso operativo a causa della legge di stabilità.

La nuova deliberazione ha invece assunto connotati “eroici” dal momento che esponenti autorevoli della minoranza hanno ventilato ai quattro venti il loro “collaborazionismo disinteressato” mentre all’interno della maggioranza è girata la voce che sarebbe stato battuto un avversario comune, che poi è sempre lo stesso personaggio politico che quella medesima maggioranza l’ha fatta nascere.

Sono le incoerenze della politica che nascondono realtà complesse legate al ruolo di chi si è dovuto far carico di diverse sensibilità riguardo all’applicazione della tassa di soggiorno (e prima del ticket bus) rispetto ad un mercato che non è trasparente riguardo all’attività dei bed & breakfast e che si articola su un territorio che manca di confini effettivi tra un Comune e l’altro, mettendo in oggettiva difficoltà gli albergatori che si trovano nell’obbligo di applicare tasse aggiuntive rispetto ad una concorrenza che opera a pochi metri di distanza.

Detto questo, bisogna dar merito a Salvatore Perillo (presidente della terza commissione consiliare e membro di una famiglia di imprenditori turistici) quando afferma: “La tassa di soggiorno è una necessità per un centro turistico come Pompei che non si può evitare se si vuole mantenere il passo con i tempi”.

Alla fine, quello che interessa, in Consiglio comunale è che al voto finale sulla delibera dell’istituzione della tassa di soggiorno la maggioranza ha alzato la mano con compattezza e la minoranza pure. Ora bisognerà vedere quanto tempo servirà ancora per far partire a regime il sistema. Si parla del mese di aprile, apertura della nuova stagione turistica 2018. L’importanza è salvare il bilancio comunale e far partire al più presto i lavori pubblici di riqualificazione urbanistica. Vale a dire riparare le strade che sono piene di buche.

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