A cura della Redazione

«Non c’è nessuna crepa, strappo o tensione all’interno del gruppo di maggioranza che sostiene Pietro Amitrano. Anzi. C’è un dialogo aperto ed un confronto politico che rafforza ancora di più la collaborazione con il primo cittadino».

Bartolo Martire, esponente Pd nel Consiglio comunale di Pompei, rigetta le accuse e i sospetti di una presunta spaccatura della maggioranza e coglie l’occasione per diradare nubi e chiarire equivoci che stanno turbando il lavoro dell’amministrazione comunale, in questi primi giorni di marzo.

«Già martedì ero assolutamente consapevole - chiarisce Martire - che l’aver rinviato un Consiglio comunale avrebbe ingenerato equivoci e strumentalizzazioni politiche, soprattutto da parte dei consiglieri di minoranza. Il problema, però, è che i fatti vanno analizzati tenendo conto della buona fede. Essere prevenuti, attendere dietro l’angolo la prima occasione ‘opinabile’, non aiuta a comprendere la verità, crea tensioni e allarma la città che invece, ha solo bisogno di risposte. Martedì, con il Consiglio comunale in prima convocazione, c’erano una serie di assenze giustificate e annunciate da tempo. Saremmo arrivati in aula in pochi, e sul tavolo c’erano da affrontare temi importanti che non meritavano banchi vuoti e assenze. E’ stato quando abbiamo capito che non avremmo potuto lavorare nel migliore dei modi, che abbiamo deciso di sfruttare la seconda convocazione per assicurare alla città, e alle istanze dei cittadini, le risposte dovute. Si sarebbe dovuto affrrontare la questione della Tassa di Soggiorno - continua Martire -, che era apparso un articolo che svelava un procedimento a carico di un nostro assessore, e che erano state annunciate, proprio dall’opposizione, una serie di ‘domande’ al sindaco e all’amministrazione che, per il rispetto che abbiamo per tutta la città, non potevano non essere soddisfatte. E allora ci siamo assunti le nostre responsabilità, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di sacrificare quella seduta per poter arrivare, il giorno dopo, in Consiglio comunale con i numeri e le presenze rispettose anche dell’importante lavoro dei quattro consiglieri di minoranza».

Proprio in riferimento all'opposizione, Martire dice di considerare il loro lavoro «importante e costruttivo. Non sono nemici politici, ma compagni di viaggio in un percorso che deve e dovrà portare Pompei fuori dal guado. Però sentir dire, in Consiglio comunale, che questa Amministrazione ha ‘debiti elettorali’ da saldare, non aiuta ad aver fiducia e a rendere ancora più forte e coeso il percorso comune. Quindi invito tutti - chiede l'esponente Dem - ad un passo indietro. E ad un patto di fiducia da siglare in nome di Pompei e per i cittadini di Pompei, senza ingenerare equivoci e allungare ombre sul nostro operato, che invece, finalmente, è cristallino e indiscutibile».

Le ultime consideraizoni del consigliere dei Democratici sono per il sindaco Amitrano. «Siamo al suo fianco. E' l’uomo che tutti noi abbiamo voluto alla testa della città. E non ci tireremo certo indietro, proprio nel momento in cui una serie di cose, pur tra le mille difficoltà ereditate dal passato, si stanno rimettendo in moto. Sarebbe veramente un suicidio frenare ora, e lasciare solo il nostro sindaco, proprio quando Pompei è a un passo dall’uscita di un tunnel che l’ha messa in ginocchio per troppi anni», ha concluso Martire.

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