A cura della Redazione

Le notizie diffuse dal capogruppo Pd al Consiglio regionale della Campania, Mario Casillo (nella foto), dopo l’approvazione della proposta del Piano Strategico della buffer zone del Grande Progetto Pompei, hanno sorpreso i pompeiani relativamente alle cifre di cui ha parlato, a riguardo, sulla sua pagina Facebook. «Il Piano Strategico prevede una serie di interventi per un miliardo e 800 milioni di euro, di cui 1 miliardo e 150 milioni già programmati». Importi ai quali, secondo la minoranza al Consiglio comunale della città mariana, bisognava aggiungere la copertura finanziaria (se sussiste).

Su questa lunghezza d’onda è il capogruppo UdC nell'Assisae cittadina, nonché componente della commissione urbanistica, Alfonso Conforti, che si è in particolare intrattenuto sui provvedimenti che interesserebbero a breve la città di Pompei. «Primo fra tutti - argomenta Casillo - quello che riguarderà la pedonalizzazione e la creazione di nuovi parcheggi nella zona che va dalla stazione della Circumvesuviana di Pompei Santuario a Piazza Bartolo Longo, un intervento da 60 milioni di euro che potrebbe partire entro il 2018. Per l’Hub ferroviario, invece - prosegue il capogruppo Pd nonché referente della Regione per il GPP - c’è un proposta del Comune di Pompei che cambia completamente il volto di via Plinio e che è al vaglio delle Ferrovie dello Stato».

Proprio la dichiarazione di Casillo riguardante il nuovo progetto dell'Hub ferroviario ha fatto infuriare l’esponente UdC. «Dopo la batosta elettorale che hanno preso, non hanno ancora imparato la lezione - dichiara Conforti -. Non è più tempo di fare politica raccontando frottole ai pompeiani».

Conforti ha argomentato che un progetto che cambia il disegno urbanistico, prima di uscire dagli uffici del Comune, dovrebbe per lo meno essere dibattuto a livello di commissione consiliare, competente per materia, altrimenti una questione così importante resterebbe un affare privato deliberato senza trasparenza. Prima di decidere, secondo Conforti, deve essere vagliato l'impatto economico - sugli operatori turistici che vi operano e quelli delle immediate vicinanze - che un tale progetto di cambiamento comporta.

Il tutto senza dire che una procedura trasparente avrebbe previsto che una nuova configurazione dell'Hub da proporre alle Ferrovie dello Stato avrebbe dovuto essere inoltrata tramite il direttore generale del Grande Progetto Pompei, mentre non è stata fornita alcuna assicurazione in merito.

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