A cura della Redazione

E’ stata sfiorata, questa mattina, la tragedia a Pompei. Un tronco d’albero si è abbattuto su un’automobile che attraversava una delle strade attigue a via Ripuaria, sempre intensamente trafficata. A bordo della vettura si trovava l’ex consigliere comunale Attilio Malafronte che è rimasto fortunatamente illeso perché il ramo, staccatosi da un pioppo ai margini del fiume Sarno, è precipitato sul cofano e non sul tetto del veicolo. L’episodio, ancora in corso di accertamento da parte del comando dei vigili urbani, è stato riferito in aula da un consigliere di minoranza, che ha chiesto quali iniziative saranno prese a tutela sicurezza stradale nella zona.

Immediatamente è tornata alla mente dei presenti la triste vicenda di 5 anni fa (era il novembre 2013) in cui persero la vita Nunzia Cascone e la figlia Anna Ruggirello, morte a seguito di uno scontro automobilistico, ma in cui fu determinante, nelle conseguenze mortali, la scarsa sicurezza della barriera protettiva all’argine del fiume.

La descrizione dell’incidente di oggi ha immediatamente calamitato l’attenzione generale in Consiglio comunale perché, al di là delle divisioni politiche, la sicurezza delle vite umane è un valore generalmente condiviso. Riguardo le strade site ai due lati del corso terminale del fiume Sarno, sul territorio di Scafati, Pompei e Torre Annunziata, vige la responsabilità condivisa tra diversi enti (a partire dalla Regione Campania che. riguardo alla potatura degli alberi, opera tramite la società SMA). Nei casi, come quello odierno, gioca l’antica arte dello scaricabarile. “Abbiamo mandato diverse note di diffida ma le nostre iniziative sono rimbalzate su un muro di gomma”. Hanno fatto presente il dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, Gianfranco Marino, ed il consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe La Marca, che ha seguito insieme all’assessore ai Lavori pubblici, Raffaela Di Martino, le iniziative nei riguardi degli enti preposti alla cura e alla manutenzione degli argini del corso d'acqua, che costituisce con i suoi atavici problemi irrisolti - riguardo alle problematiche ambientali, di sicurezza e di legalità - un monumento del degrado a livello europeo, che danneggia da anni salute ed economia locale e regionale senza che la classe politica dirigente locale riesca a trovare misure efficaci per abbatterlo.

Chiudere la strada per motivi di sicurezza? E' stata la proposta di qualcuno, ma la maggioranza non l’ha ritenuta praticabile. Al contrario, è stata presa in seria considerazione la possibilità di avviare un’azione giudiziaria di responsabilità nei confronti della Regione Campania. Il sindaco Pietro Amitrano si è detto disponibile a verificare con i funzionari comunali preposti ai comparti tecnico e legale la praticabilità dell’iniziativa.

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