A cura della Redazione

La vertenza Auchan-Conad sbarca al comune di Pompei.. Stamattina l'incontro tra il primo cittadino Carmine Lo Sapio e le Rappresentanze Sindacali Aziendali. Un colloquio che è servito a fare il punto della situazione e nel corso del quale il sindaco Lo Sapio ha avuto modo di raccogliere le istanze e le aspettative dei dipendenti.

Un incontro significativo perché nonostante l'apertura della vertenza che interessa i lavoratori dell’ex Auchan di via Ponte Nuovo sia aperta da ben due anni, è la prima volta che approda su un tavolo istituzionale a Palazzo De Fusco. Sono ben 106 i dipendenti coinvolti nella querelle e il cui destino occupazionale è legato ad un filo sottilissimo da troppo tempo.

Alla luce dei fatti, l'intento dell'Amministrazione comunale è quello di chiedere con determinazione un'intesa con il colosso Conad Margherita (che nel luglio del 2019 ha rilevato i 1870 punti vendita gestiti in Italia dai francesi di Auchan) affinché vengano mantenuti i livelli occupazionali. Ancora incerte, infatti, le strategie industriali che il marchio ha intenzione di attuare nella struttura pompeiana. Così come confermato dalle RSA di Cgil, Ugl e Uil presenti questa mattina, il gruppo Conad Margherita non ha ancora ufficialmente comunicato le sorti dello stabilimento, se ha intenzione di avviare un'azione di rilancio, di ridimensionamento o di riconversione delle attività. Dubbi che pesano come un macigno sulla vita di 106 famiglie.

Considerando l'attuale stato di crisi economica generale è forte il pressing dell'Amministrazione comunale sul mantenimento dell'odierna soglia occupazionale. Per avviare un canale di comunicazione con il colosso e approfondire la questione in maniera meticolosa anche dal punto di vista burocratico, il sindaco Lo Sapio ha aggiornato il tavolo di concertazione a giovedì 8 ottobre quando a palazzo de Fusco, oltre ai rappresentati della Rsa torneranno anche i referenti regionali di Cgil, Uil e Ugl. La vertenza Auchan-Conad, infatti, è seguita con molta attenzione anche a livello regionale, perché oltre a quella di Pompei coinvolge altre tre strutture: quelle di Nola, di Mugnano di Giugliano per un totale di 608 dipendenti.