A cura della Redazione

I Comitati “No sottopassi” di Pompei reagiscono duramente alla nota dell’Eav del 7 settembre, attraverso cui la società ha annunciato la sospensione della linea ferroviaria Napoli-Poggiomarino.

L’Eav ha poi chiarito, in un comunicato successivo, che la decisione si è resa necessaria a causa dell’indisponibilità del personale nell’effettuare gli straordinari, garantiti invece dal sindacato ORSA, in base ai quali era stato riprogrammato l’intero assetto orario.

La sospensione della linea comporta, di conseguenza, l’annullamento dei collegamenti tra Torre Annunziata e Pompei, con una forte ripercussione sulla città mariana.

I comitati leggono nell’attuale situazione dei trasporti un fallimento delle istituzioni e della stessa Eav, chiedendo a gran voce le dimissioni degli organi di vertice.

In un comunicato a firma di tutte le associazioni “No-sottopassi” vengono evidenziate le conseguenze della scelta dell’Eav.

“Ai responsabili di questo totale e completo fallimento chiediamo un moto di umile orgoglio – si legge nel comunicato - e di dimettersi. Lo chiediamo al governatore Vincenzo De Luca, che detiene la delega ai trasporti, a Umberto De Gregorio, amministratore delegato di EAV. E lo chiediamo all’intera Commissione trasporti”.

Gli attivisti contrari ai sottopassi attaccano veementemente anche il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, colpevole di restare passivo di fronte alla soppressione della tratta.

“ Sindaco, l’elementare diritto alla mobilità dei suoi cittadini è calpestato senza vergogna. Si indigni insieme a noi per l’assoluta inadeguatezza del servizio fornito da EAV. I fatti accaduti - continua il comunicato - dimostrano che la tratta Torre Annunziata-Pompei è considerata un ramo morto dalla dirigenza EAV e allora la imploriamo di spiegarci perché progettarvi assurdi sottopassi”.