A cura della Redazione
Tempi duri per i troppo bulli. Dall´anno scolastico che sta per iniziare, come annunciato da settimane, torna il voto in condotta, farà media con gli altri voti e - se sarà un 5 - potrà anche portare alla bocciatura. Lo prevede il decreto legge del ministro Mariastella Gelmini approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Un provvedimento che imprime un´accelerazione rispetto agli obiettivi contenuti nel ddl sugli stessi temi presentato all´inizio di agosto, e introduce anche un´altra importante novità: il ritorno dei voti in pagella al posto degli attuali giudizi. Altra ´new entry´ nella vita scolastica degli studenti italiani lo studio dell´educazione civica. CON 5 SI BOCCIA - Torna dunque il voto in condotta, la valutazione del comportamento "farà media" e chi prende 5 può scordarsi la promozione e l´ammissione agli esami di Stato: un giro di vite rispetto a quanto previsto nel ddl dove la bocciatura era discrezionale. Gli studenti saranno valutati in base ai risultati conseguiti nelle singole materie, ma anche tenendo conto, dunque, del comportamento. Il ripristino del voto in condotta "é una risposta necessaria e urgente di fronte al moltiplicarsi negli ultimi anni dei casi di bullismo" ha spiegato il ministro Gelmini, che è stata una scolara-modello: "in condotta ho sempre avuto voti alti, nove o dieci" ha confessato ai cronisti curiosi. NON PIU´ GIUDIZI MA VOTI - Tornano i voti sulle pagelle degli studenti italiani. "Crediamo che alla scuola - ha detto il ministro - serva ordine e chiarezza. Per questo ci sarà un ritorno dei voti, accompagnati dai giudizi che saranno esplicativi del risultato raggiunto dai ragazzi. Si è abusato dei giudizi che a mio parere non sempre sono espressi in maniera comprensibile e aiutano a capire il reale rendimento dei ragazzi". Alle elementari accanto ai voti resteranno il giudizio analitico sul comportamento complessivo. Alle medie ci saranno, invece, soltanto i voti. Nelle pagelle i voti sono stati sostituiti dai giudizi circa 30 anni fa, con la legge 517 del 4 agosto 1977. TORNA EDUCAZIONE CIVICA - La Costituzione e, più in generale, lo studio dell´educazione civica, entra dalla porta d´ingresso, in via sperimentale, nelle aule delle scuole dell´infanzia e del primo e secondo ciclo. "Cittadinanza e Costituzione" (questo il nome ufficiale della disciplina) da quest´anno sarà inclusa nel monte-ore di storia e geografia e probabilmente avrà una sua specifica valutazione. "Educazione civica come educazione alla cittadinanza" ha spiegato il ministro Gelmini secondo la quale "bisogna preparare i ragazzi a essere cittadini consapevoli". "Educazione civica - ha aggiunto - e dunque studio della Costituzione, educazione ambientale, alla salute ma anche insegnamento dell´educazione stradale quanto mai opportuno visto il numero di ragazzi che ogni anno perdono la vita in incidenti". La decisione di inserire anche quest´ultimo aspetto è scaturita dopo un incontro tra i ministri Gelmini e Matteoli. "Si tratta di un accordo molto importante - hanno dichiarato - per dare agli studenti nozioni essenziali sul codice della strada, per educarli al rispetto delle regole sulla circolazione dei veicoli e dei pedoni, con lo scopo di contribuire a migliorare la sicurezza stradale". NOVITA´ ACCENDONO DIBATTITO - Non solo il Pdl fa quadrato intorno alla Gelmini per le novità introdotte oggi nella scuola. Se la Lega va anche oltre proponendo la bocciatura già con il "6", piace anche ai presidi e ai genitori il pugno di ferro usato dal ministro. "Non avrebbe senso - dice il presidente dell´associazione presidi, Giorgio Rembado - continuare a ´sterilizzare´ la valutazione sulla condotta". E per il Moige il ritorno del voto in condotta "é un vero strumento di contrasto al bullismo. Storcono invece il naso gli studenti (Uds) che sono pronti a dare battaglia e il ministro ombra per le Politiche giovanili, Pina Picierno, scuote scetticamente la testa:"Non posso credere che un ministro di 35 anni pensi di risolvere i problemi riportando le lancette dell´orologio agli anni ´50´´.