A cura della Redazione
Che bello lo scenario! La location direbbero i giovani. La chiesa di don Ciro Cozzolino, con il tabernacolo, l’altare, le pitture e le sculture sacre, i banchi… E la linea di continuità fra la messa e la conferenza, dalla parola di Dio a quella dei suoi ragazzi. I relatori dell’evento non sono i soliti adulti, ma due studenti del liceo classico Pitagora. Fabio Fiorenza e Francesco Potenzieri, si sono alternati in una interessante sequenza, work in progress direbbero loro, di parole ed immagini per raccontare la nostra insenatura, da Oplontis a Torre Annunziata, con i suoi periodi di benessere e quelli di crisi, fino alla drammatica attualità politica, economica e sociale. Che strumenti formidabili quelli della tecnologia! Aiutano a comprendere in modo più completo, con più sensi. Fabio ha scandito le orme della storia torrese fin dalle ville patrizie nascoste per secoli dal Vesuvio, per poi descrivere la villa di Poppea e quella di Lucio Crasso. Francesco ha inanellato i corsi e ricorsi del porto, lungo i secoli, per poi passare dall’analisi alle proposte di soluzione delle difficoltà odierne; ha quindi svelato una per una le perle della collana delle terme ed acque minerali, di cui rimangono solo le Terme Nunziante. Le tante persone presenti sono rimaste affascinate soprattutto dalla capacità dei due ragazzi di appassionare l’uditorio con semplicità e preparazione, vivacità e precisione, ricostruzione storica e attualità, idee documentate e creatività. Tutti hanno imparato qualcosa: notizie, sfumature, dettagli in un quadro d’insieme chiaro e accattivante, che ha sollecitato nuovi saperi, nuove curiosità intellettuali. Ma allora gli adulti possono imparare dai ragazzi? Domenica sera si è realizzato l’orientamento educativo del “crescere insieme”, basato su una comunità in cui genitori e figli, insegnanti e studenti, adulti e bambini appunto crescono insieme insegnando e imparando reciprocamente. Altro aspetto significativo è che i ragazzi di Torre ci sono! Sta a loro perseverare, ma tocca a noi adulti valorizzarli, coinvolgerli, chiamarli a decidere non solo il futuro, ma anche il presente della città. Guai se continueremo a fare di tutto per plasmarli a nostra immagine, per relegare in un angolo remoto della loro mente tutte le loro migliori qualità in nome di una realtà cattiva, che abbiamo costruito noi, non loro! Guai se cercheremo di far loro da guida, evviva se cercheremo solo di accompagnarli con umiltà e sincerità, senza pretendere di imporre o addirittura punire! Un’altra cosa non dobbiamo dimenticare, tutti, ragazzi e adulti, le ragazze e i ragazzi meno fortunati, che a causa di famiglie problematiche, scuole disattente, ambienti disagiati, società indifferente, non possono ancora offrire il loro contributo alla città, anzi in alcuni casi stanno per scegliere fra una vita normale e la criminalità. Ancora grazie a Fabio e Francesco, anche perché il loro impegno può essere stimolo per tutti per mettere i ragazzi di Torre, tutti, al primo posto della propria agenda. La primavera di Torre è iniziata! MICHELE DEL GAUDIO (nella foto, da sinistra: don Ciro Cozzolino, Fabio Walter Fiorenza e Francesco Potenzieri)