A cura della Redazione
Una passeggiata culturale a piedi, lungo il territorio della costa vesuviana. E´ stata limpresa degli ultimi giorni di una comitiva di studenti universitari elvetici, che sotto la guida di artisti e studiosi locali, sono entrati nel cuore di un comprensorio segnato da testimonianze di grandezza ed elementi di degrado. Dalla Reggia di Portici agli scavi di Pompei, attraversando Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata, fino al parco archeologico di Pompei. L´itinerario è stato percorso sotto la guida di docenti, archeologi, artisti ed architetti. Larea pompeiana ha naturalmente catalizzato linteresse maggiore della comitiva, che ha conosciuto i particolari della vita antica a Pompei durante il primo secolo dopo Cristo. Gli approfondimenti di usi, costumi, materiali e tecniche di costruzione delle domus, assumono valore in una programmazione urbanistica di riedificazione ecosostenibile del territorio del Vesuvio. Gli studenti hanno realizzato, attraversando la città antica, performance artistiche documentate con video, foto e registrazioni audio. E stato un modo per utilizzare larte contemporanea come modello per la fruizione di conoscenze e valorizzazione dei beni culturali. Il progetto è della Stalker Walking School (SWS) con la partecipazione di docenti e studenti di studi urbani dellETH Zurigo e quelli di fotografia della scuola della HFG di Karlsruhe, e la collaborazione di SUDLAB. E la seconda esperienza del genere nella provincia di Napoli, in cui sono stati impegnati tre giorni in cammino al fine di comprendere e raccontare con larte le trasformazioni del paesaggio allombra del Vesuvio. E un approccio di conoscenza diretta attraversando i luoghi ed osservando le contraddizioni di una cultura millenaria svalutata dal degrado attuale. Pompei con Ercolano e le ville del Miglio dOro alle falde del Vesuvio, costituiscono una possibilità unica per preservare il passato in funzione di un futuro sostenibile e consapevole. Il Vesuvio è una delle aree più popolate dEuropa (circa 700.000 abitanti) per cui la testimonianza archeologica delleruzione assume anche il valore di monito da interpretare nella penetrazione del territorio, dove il valore estetico dei monumenti vesuviani contrastano con i complessi urbani realizzati nellultimo ventennio. Nel percorso, anche la visione della processione di Maria SS. della Neve a Torre Annunziata, che è stata funzionale alla conoscenza della cultura locale, come necessità di esorcizzare con segni di religione la paura del Vesuvio.
MARIO CARDONE
foto di Danilo Donzelli