A cura della Redazione
Piccoli scrittori crescono. Stiamo parlando degli studenti della Scuola Media "Pascoli" di Torre Annunziata, che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso di scrittura creativa “Parole in giallo”. Questa iniziativa è stata organizzata dall’associazione Napolinoir nelle persone di tre scrittori campani, Caterina Lerro, Diana Lama e Maurizio Ponticello. L’intento è quello di presentare la lettura e la scrittura ai giovani in modo stimolante. Migliorare il rapporto dei ragazzi con la cultura. Far capire agli studenti che saper scrivere bene non può solo portare a prendere un "otto" al tema d’italiano. «Ogni materia deve essere maestra di vita - dichiara la preside Daniela Flauto (foto) -. In questo caso, la scrittura stimola la creatività del ragazzo. Con questo concorso i ragazzi capiscono che grazie a questa attività si può vincere, fare strada e, chissà, anche sceglierla come lavoro. Ringrazio particolarmente la docente Cristina Margherito che ha promosso questa manifestazione nella nostra scuola». Scelto come filo conduttore un incipit uguale per tutti, i ragazzi hanno avuto modo di scatenare la loro fantasia. Ognuno un racconto e un titolo diverso. Quest’anno il concorso aveva come titolo “Sangue sulle antiche pietre”: è stato interessante notare che tra i talenti dei ragazzi ci sia anche quello di produrre storie noir e thriller. All´evento hanno partecipato diverse scuole, e quest’anno il primo premio è stato vinto da un’allieva della "Pascoli", Martina Lovisi, con il racconto “Catena mortale”. La premiazione ufficiale si è tenuta presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Palazzo Reale a Napoli. Lei e tutti gli altri ragazzi della Pascoli hanno ricevuto un attestato di partecipazione. A premiarli la docente Margherito, che si è complimentata con tutti i ragazzi ed ha esaltato il genere giallo: «Un racconto giallo non solo è rassicurante, ma possiede anche un intento educativo; alla fine si scopre sempre il colpevole, alla fine vince sempre la legalità. E’ un messaggio di speranza per voi giovani». Ospite speciale della premiazione la scrittrice Carola Flauto, vincitrice nel 2006 del premio letterario "Elsa Morante". Tema centrale del suo intervento è stato il compito della parola di smuovere le menti, così come il sasso che, gettato in acqua, crea cerchi concentrici. Per questo diventa importante la figura dello scrittore, che assume un ruolo quasi profetico. Un discorso in cui si fa menzione di scrittori che hanno dato la vita per le proprie idee. Alla scrittrice torrese sono bastati dieci minuti per trasmettere ai ragazzi l’orgoglio di essere scrittori, l’emozione che si prova nell’impugnare carta e penna e creare un mondo, far vivere dei personaggi e rendere partecipi anche altri di questa passione. E alla fine non disdegna consigli per chi vuole intraprendere questa carriera. Discorso che ha colpito molto l’uditorio presente in aula: tutti i ragazzi a chiederle l’autografo. Tutto questo sotto gli occhi soddisfatti della preside, felice di aver coinvolto i suoi ragazzi in questo importante evento formativo. E chissà se magari tra quei ragazzi di cui stiamo parlando, qualcuno intraprenderà questa strada. Una strada fatta di coraggio, carta, penna e fantasia. ANTONIO DE ROSA