Manuel Veltro, 16enne di Torre Annunziata, è alla sua prima esperienza da regista e protagonista nel cortometraggio ”Tutta colpa delle babygang”, prodotto dall’Associazione Culturale “Io non ti conosco” di Sant’Antonio Abate. Una realtà in cui interagiscono dodici ragazzi tra i 16 e i 30 anni con l’obiettivo di creare una rete culturale con altri giovani e associazioni del territorio.
E per perseguire tale obiettivo l’associazione utilizza la pratica del recitare, passione principale dei suoi giovani componenti.
Incontriamo Manuel proprio nel luogo dove è stato girato l’ultimo cortometraggio da lui diretto e interpretato, le arcate borboniche delle Ferrovie dello Stato in via Porto, nella cittadina oplontina. «Questo non è il primo lavoro prodotto dall’associazione - afferma -. Abbiamo realizzato altri cortometraggi e partecipato ad iniziative anche a livello internazionale. Rivisitiamo film come “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese e produciamo nostri spettacoli teatrali inediti. Tutti, però, devono avere una morale; il nostro obiettivo, infatti, è portare i giovani alla riflessione. Sta a loro cogliere sfaccettature e significati insiti nell’opera che rappresentiamo. Nel cortometraggio “Tutta colpa della babygang” - spiega Manuel - il protagonista e la sua ragazza vengono assaliti da un gruppo di teppisti. Non vi svelo il finale - invito, invece, i lettori di torresette.news a guardare il filmato -, ma la morale di questo episodio criminale è che l’odio genera altro odio e alla fine non si arriva a nulla di buono. Bisognerebbe guardare in retrospettiva e capire perché questi giovani “deviati” delinquono, spingendosi fino a minacciare di morte i loro simili».
Recitare per far riflettere. Sembra essere questo il leit motiv che anima questi giovani attori. Il risultato non è scontato, ma almeno potranno dire di averci provato.
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