A cura di Anna Casale

Al Liceo “de Chirico” il secondo appuntamento con i direttori dei musei campani, nell’ambito del ciclo di incontri denominato “Davanti Museo…accanto liceo!”

Felicio Izzo, dirigente scolastico del liceo, ha introdotto l’argomento portante degli incontri, spiegando la scelta del motto e la volontà di riscattare questo infelice modo di dire: “la denominazione degli incontri va letta come intento di avvicinare il museo, che nell’immaginario collettivo era qualcosa di polveroso, un insieme di reperti e memorie, presentandolo in una nuova veste, – continua Izzo-  quella di promuovere tutte quelle professioni che la cultura è in grado di mettere in moto.”

Ad affiancare il dirigente scolastico, nella conduzione dell’incontro, la professoressa Olimpia De Simone, docente di Storia dell’Arte, la quale ha introdotto ai giovani presenti il direttore di Palazzo Reale: “Paolo Mascilli Migliorini che ha curato per quasi quarant’anni una parte del patrimonio culturale della nostra regione ed è qui a mettere a vostra disposizione la sua esperienza, per il vostro futuro.”

“Ho il piacere di sapere qualcosa in più di voi”, ha esordito così Paolo Mascilli Migliorini, architetto e direttore del Palazzo Reale di Napoli. Un incontro, il suo, a diretto contatto con gli alunni. Oltre al ruolo di relatore ha voluto, anzitutto, discutere con loro delle prospettive future personali e sul loro modo di vivere la “cultura” nel quotidiano: letture, musei, mostre.

“La prima cosa che sento di dirvi è attenzione alla qualità della vita, tutto ciò che vediamo nei musei, le opere d’arte, fanno parte della qualità della vita, la quale, fino all’età borghese è stata parte della qualità della vita di pochi ricchi. Dal’900 in poi, io direi anche prima – afferma il direttore - queste (le opere d’arte) fanno parte di un concetto più ampio, quello della qualità della vita collettiva.”

Quello di Mascilli Migliorini è stato un interessante, curioso e sorprendente incontro, un alternarsi di storie, aneddoti, riflessioni, spiegazioni e curiosità su cosa sia un museo ma soprattutto su tutto ciò che è cultura. Recapitando a tutti noi un messaggio mai banale: “il museo come la scuola, sono presidi per la lotta all’analfabetismo, presidi di cultura civile. Anche la lettura di un libro è un pezzo di qualità. E’ riconoscere una parte di noi stessi in quella lettura. Ognuno di noi ha qualcosa da raccontare ed è bene che lo faccia.”

Se per lungo, anzi lunghissimo tempo, l’espressione Carmina non dant panem (le poesie non danno pane)! è stata usata in vari ambiti come “spauracchio”...è giunta l’ora, una volta è per tutte, che questa tramonti. L’Arte è “opificio” di bellezza, coscienza e soprattutto pane.