A cura della Redazione

Quindici anni fa scrisse il suo primo romanzo. Aveva solo 13 anni. Oggi ne ha 28 ed ha avuto la soddisfazione di vedere pubblicato il suo lavoro.

Lui è Marco De Angelis, laureato in Lingue, Lettere e Culture comparate (cinese e inglese).  Parla quattro lingue e attualmente lavora presso una agenzia turistica di Sorrento. Il suo papà, Pasquale, è tra i musicisti più affermati a livello nazionale e internazionale. Bassista del gruppo che accompagna Peppino di Capri, annovera anche importanti collaborazioni con artisti di calibro internazionale quali Gary Burton, Dariush, Keith Emerson, Famoudou, Don Moye e Alan Parson.

Ma torniamo al nostro protagonista Marco. A 13 anni con il suo libro "La morte innamorata", partecipa ad un concorso letterario nazionale per romanzi brevi e si classifica al primo posto. Va in Sicilia a ricevere il premo e si trova al cospetto di altri premiati, tutti adulti, suscitando stupore e curiosità. La cosa finisce lì. Poi le superiori, l'università e la tanto sospirata laurea.

"Avevo mandato il mio manoscritto a decine di editori - spiega Marco - ma avevo sempre ricevuto risposte negative. Poi nel periodo di lockdown a causa del Covid, ho rinviato il mio manoscritto ad una Casa Editrice giovane, la BookSprint. Non potete immaginare la mia sorpresa e la mia gioia quando ho saputo che erano disponibili a pubblicare il mio libro. Finalmente un sogno durato 15 anni diventava realtà". 

Ma di cosa parla il romanzo? Il libro racchiude più racconti sulla morte ma sono tutti legati da uno stesso filo conduttore - continua Marco -.Si dice che la morte non possa innamorarsi; del resto sarebbe strano se accadesse: la morte non può amare; la morte è indifferente a tutto quanto le accade intorno. E poi sarebbe un controsenso, non trovate? Amare qualcuno significa innanzi tutto amare la vita, e la morte che ama la vita cosa può produrre se non dolore, angoscia, tormenti? Se la morte ama la vita non può desiderare di toglierla, ma così il mondo come andrebbe avanti? È questo il motivo per cui, assolutamente, la morte non può innamorarsi; lo prova una vecchia leggenda, sentita chissà dove, ma che racconta di come, anni e anni fa, quando ancora gli uomini vivevano in lande selvagge e senza legge, dominate dalla natura, dal colore degli alberi, dal grigio delle montagne e dall’azzurro dei cieli immensi, la morte si innamorò... "

"Sarei onorato di avervi come lettori - conclude Marco -, il mio romanzo è acquistabile al link: https://www.booksprintedizioni.it/libro/racconti-brevi/la-morte-innamorata