A cura di Enza Perna

“Uccisa, violentata, massacrata dal suo compagno”, questi i titoli che riempiono le pagine di cronaca nera dei nostri giornali.

Ogni giorno c’è una vittima di femminicidio. In ogni parte del mondo una donna viene uccisa da un compagno, da un ex, dal marito.

Ancora oggi nascono rapporti tossici, dove c’è sempre una vittima e un carnefice. Ancora oggi le donne continuano a subire, e tantissime ancora sottovalutano quanto possa spingersi oltre un uomo che abusa del suo potere nella coppia, e quanto possa essere pericoloso non tirarsi fuori in tempo da un rapporto malato.

A ridosso della festa delle donne dell’8 marzo la Compagnia Medea, presenterà la rappresentazione teatrale “Ti leggo un libro” per la regia di Bina Balzano.

Lo spettacolo è tratto dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte”, un testo intenso e lacerante, che fa soffrire e commuovere. E’ strutturato in brevi storie, tinte di sangue, in un linguaggio acuto e corrosivo. Una testimonianza raccontata attraverso l’immaginazione di un paradiso popolato da donne uccise per mano di un uomo. Anime, donne libere, almeno da morte, raccontano la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi. Donne ancora piene di vita, insomma che cercano di infondere coraggio a quelle donne ancora in vita e che sono in tempo per salvare la loro vita.

Il tema del libro della Dandini è davvero molto forte e della stessa intensità sarà l’interpretazione della Compagnia teatrale Medea, grazie ai monologhi di Francesco Oliva, Pasqualina Liberto, Bina Balzano, Beatrice Paduano, Giovanna Contento, Leonilde Mellone, Sabrina Oliva. Musicista e cantante: Peppe Troise e Annaclaudia Mercurio. Durante la kermesse non mancheranno però momenti di leggerezza in un contesto così sanguinoso.

Le coreografie saranno curate da Massimo De Rogatis della Ballet Studio attraverso le movenze della ballerina Chiara Cirillo. Il tutto con l’aiuto di Vincenzo Genovese.

La rappresentazione dello spettacolo “Ti leggo un libro” nasce dalla collaborazione e la sinergia con l’associazione no-profit “NataRosa”, a cui sarà devoluto interamente l’incasso.

Un viaggio dentro l’antologia di “Ferite a morte”.

La Compagnia Medea darà voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un uomo, di un marito, di un compagno, di un amante o più semplicemente di un folle. Un grido immaginario raccontato dalle vittime cercando di creare un’occasione di coinvolgimento e di riflessione. Una denuncia sociale per non dimenticare quei tanti volti di donne piene di vita a cui è stato negato il diritto all’esistenza, a cui è stata rubata un’identità. Giungere a chi in questo momento si ritrova a vivere con un orco, un violento. Arrivare a chi crede di essere sola, a chi si sente inutile, incapace, inadatta. Denunciare e aiutare a denunciare. Il femminicidio è una realtà crudele e forse c’è bisogno di prenderne più coscienza e chiedersi di più cosa posso fare?

Questo è lo scopo della Compagnia Medea, questo dovrebbe essere il nostro. No alla violenza sulle donne, non uno slogan ma un imperativo.

La rappresentazione si terrà i giorni 12 marzo alle ore 20,30 e 13 marzo alle ore 18,00 presso il Teatro Buonconsiglio, in via Nazionale 788, Torre del Greco.