A cura della Redazione

In quali condizioni versa l'Archivio Storico di Torre Annunziata? L'enorme mole di materiale, tra volumi e documenti risalenti agli inizi dell'800 e del '900, quindi con oltre due secoli di vita, nel settembre scorso fu trasferita a Palazzo Criscuolo, al primo piano della Casa comunale divenuta, negli anni, la sede istituzionale del Municipio oplontino che ospita il polo culturale della città. Qui è presente infatti il Museo dell'Identità. Uno scrigno di sapere antico e più recente che incorpora la memoria storica di una intera comunità, racchiusa nei reperti di Oplontis e nelle migliaia di pagine in cui si dirama e si tramanda il sapere

L'ex assessora alla Cultura del Comune di Torre Annunziata, Anna Vitiello, ha seguito, e organizzato, da vicino il "trasloco" dei volumi dalla vecchia sede dell'Archivio in piazza De Nicola (con una notevole riduzione di spesa per fitti passivi per l'Ente), avviato nell'aprile dello scorso anno e conclusosi a settembre, con il supporto della azienda specializzata CSA di Cancello Arnone (Caserta), operante nel settore della digitalizzazione e della consultazione, gestione e curatela archivistica. Un lavoro teso, prima di tutto, ad assicurare la corretta conservazione del patrimonio documentale il cui "nemico" principale è costituito dall'umidità che potrebbe deteriorarlo e comprometterlo definitivamente. Proprio per tale motivo, i locali di piazza De Nicola erano divenuti ormai inadatti a tale scopo, da qui la decisione di trasferire l'Archivio a Palazzo Criscuolo, in spazi più ampi e meglio confacenti alla preservazione dei libri e dei documenti.

«In questo mio cammino istituzionale, l'impegno costante e la continua attenzione per la risoluzione delle criticità non sono mai mancati - ha spiegato l'assessora Vitiello -. Di certo, avrei potuto fare tanto di più: tante volte mi sono ritrovata sola, di ostacoli ed impedimenti ne ho trovati molti, ma non ho mai mollato. Determinata a perseguire gli obiettivi da raggiungere. Ma non basta, quando sei sola. Lo dimostra il fatto di aver lasciato un piccolo tassello "abbandonato" a terra per concludere un mosaico di straordinaria bellezza».

«Nel corso di un anno, il tempo in cui ho ricoperto l'incarico amministrativo, ho cercato di portare a buon fine la realizzazione di due progetti dei quali fare dono alla mia comunità - prosegue Vitiello -. Del primo, ne abbiamo visto la conclusione e l'effettiva realizzazione ovvero la digitalizzazione, nell'ambito del progetto BIBLIO ARCCA-SCABEC, dei libri del Fondo dei Padri Alcantarini custodito nella Biblioteca comunale. Del secondo, per l'importanza del compimento, mi sono ritrovata a fronteggiare forti problematiche nell'esecuzione delle fasi di lavoro. E questo a dispetto di certa stampa che è rimasta indietro di un anno, quando l'Archivio Storico era ancora a piazza De Nicola».

Un lavoro che avrebbe dovuto completarsi se solo ci fosse stata «una giornata in più», dice Vitiello, da dedicare al completamento della sistemazione e alla catalogazione dei faldoni.

«I faldoni contenenti l’archivio cartaceo del Comune di Torre Annunziata, così come i registri di piccole dimensioni, posti in contenitori di cartone e predisposti al trasferimento, sono stati spostati dai locali di piazza De Nicola al CDA (Centro Deposito Archivio) della CSA di Cancello Arnone, grazie alla fattiva collaborazione della dottoressa Cecilia Ogliastro, donna eccezionale, che mi ha supportato in questo lungo e non facile percorso - prosegue l'ex assessora -. Tutta la documentazione prelevata è stata poi sottoposta ad accurata spolveratura con pennelli e spazzole morbide, prima di avviare le attività di riordino e informatizzazione. Tengo a precisare che a conclusione del riordino, la documentazione è stata posta ordinatamente in particolari contenitori, anch’essi numerati, idonei alla conservazione documentale in quanto specifici per la salvaguardia del contenuto da polvere e umidità». 

Finalmente, «a settembre dello scorso anno - spiega ancora Vitiello - il materiale dell'Archivio fa ritorno a Torre Annunziata e accolto nelle sale del Palazzo Criscuolo. Inizia così la fase di allocazione dei faldoni su scaffalature distribuite nelle sale individuate per accogliere il materiale dell'archivio. Affiancata, ancora una volta, dalla ditta CSA, procediamo alla loro sistemazione e catalogazione. Si materializza nella sua bellezza l'identità "storica" dell' Archivio. Mancava un piccolo tassello. Un giorno di attività in più, che non si è  mai realizzato. E di cui si è caricato l'onere il dirigente dell'Assessorato alla Cultura, il dott. Nicola Anaclerio. Ad oggi, per quanto mi risulta, l'operazione non è stata ancora ultimata. Ed è il mio più grande rammarico, insieme a quello - conclude Vitiello con un velo di amarezza - di non aver potuto inaugurare il "nuovo" Archivio Storico della mia città».