A cura della Redazione

Applausi calorosi, generosi e affettuosi per lo spettacolo portato in scena il 2 e 3 aprile al teatro Politeama di Torre Annunziata dalla Compagnia "Attori per caso", con la regia di Emma Minervino. Un grande successo per la rappresentazione della storica commedia “Non ti pago” di Eduardo De Filippo.

L'energia, la forza, la capacità di concentrazione, il talento e la determinazione dell'attore protagonista, Felice Pinto, e la bravura degli altri attori hanno conquistato proprio tutti ed è stato bello vedere come gli spettatori hanno reagito con applausi calorosi, alzandosi in piedi e gridando "bravi!", riconoscendo così non solo la sua bravura, ma anche il grande lavoro di squadra che c'è sempre dietro uno spettacolo teatrale ben riuscito.

Emma Minervino e Felice Pinto

È meraviglioso, ha detto Felice Pinto alla fine dello spettacolo, vedere la sala piena e riprendere a recitare dopo due anni di "esilio" forzato. Gli verrebbe persino la voglia di baciare le tavole del palcoscenico, proprio come fece Cristoforo Colombo quando toccò la terra dell'America. “In questo tempo - ha proseguito Pinto - abbiamo capito che il teatro, anche se non ti cura e non ti fornisce medicine per guarire da una malattia, ti dà medicine per l'anima, ti regala leggerezza, sorrisi, evasione, ti trasmette emozioni e ti invita a riflettere”.

Quest'anno la compagnia "Attori per caso" ha scelto di rappresentare la commedia di Eduardo "Non ti pago", definita dallo stesso autore "una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che abbia mai scritto", per continuare a promuovere la cultura e la tradizione popolare napoletana. La commedia, la cui scenografia è curata nei minimi dettagli, basta pensare al salotto borghese degli anni Quaranta del secolo scorso, dove è stato collocato persino il ritratto del nonno su una parete, è ambientata nella Napoli dei sogni premonitori e delle superstizioni, dei morti che parlano e dei malocchi da evitare a tutti i costi.

Il tema è quello della fortuna e della superstizione in una società ritratta che affida la propria speranza di miglioramento alla fortuna, non alle proprie capacità e al duro lavoro. È anche una commedia di equivoci, di amori contrastati e di paradossi, un classico del repertorio teatrale napoletano.

Emerge uno spaccato fedele della società del tempo, scandito da credenze popolari e tradizioni, da un'umanità misera che per avere un futuro migliore è persino capace di desiderare il male degli altri, di provare sentimenti poco nobili come l'invidia, l'avidità e l'egoismo, una miscela di ironia e di riflessione.

"Non ti pago" è la storia di Ferdinando Quagliulo, un personaggio ambiguo e surreale, che vive tra sogno e realtà e gestisce una ricevitoria del lotto a Napoli. È un accanito giocatore ma molto sfortunato. Al contrario, Mario Bertolini, suo impiegato e futuro genero, è fortunatissimo, colleziona vincite su vincite e vince spesso con numeri da lui sognati. Il giorno in cui vince una somma di quattro milioni di lire, giocando una quaterna datagli in sogno dal defunto padre di Ferdinando, scoppia il dramma. Accecato dall'invidia, Ferdinando gli nega il pagamento, in quanto sostiene che suo padre nel dare i numeri avrebbe commesso uno scambio di persona, che i numeri erano destinati a lui e per questo gli sottrae il biglietto vincitore con grande disappunto di sua figlia e di sua moglie.

Il personaggio di Ferdinando Quagliulo è interpretato da Felice Pinto, mattatore assoluto dello spettacolo, che mette in gioco tutte le sue capacità di attore, soprattutto nella modulazione sapiente dei toni, alternando scatti d'ira e di moderata rabbia, riuscendo così ad avvicinarsi all'interpretazione di Eduardo.

Anche Anna Scognamiglio, nel ruolo di Concetta, moglie di Ferdinando, è stata molto brava e convincente, in particolare nel saper tener testa al marito e schierandosi sempre dalla parte della figlia. Brillante poi l'interpretazione di Ugo D'Aquino nella parte di Mario Bertolini, e travolgente quella di Vincenzo Di Luca nel ruolo di Don Raffaele. Anche Lucia Fabbrocino, nel doppio ruolo della Frungillo e della zia di Bertolini, è riuscita a caratterizzare e a differenziare i due personaggi interpretati. I piccoli Flavia Oliva e Marco Lavorante e tutti gli altri attori, uniti dalla passione per il teatro, hanno fortemente contribuito al successo della rappresentazione, rivelando un grande affiatamento di squadra.

È stato un bellissimo spettacolo, da elogiare, anche perché dietro ogni rappresentazione degli "Attori per caso" c'è sempre un nobile gesto di beneficenza. Quest'anno il ricavato dei due spettacoli andati in scena è stato devoluto al popolo ucraino. Un gesto concreto di solidarietà al dolore per le tante vittime di questa incomprensibile guerra che si sta combattendo nell’Est Europa.