A cura della Redazione

Rapina aggravata e tentata violenza sessuale. Con queste accuse è finito in manette - alla Stazione di Napoli Centrale - un ragazzo. Alcuni agenti della Polizia Ferroviaria, in abiti civili, stavano effettuando dei controlli lungo i binari. Giunti al binario 5, nei pressi di un treno regionale in partenza per Caserta, hanno notato un ragazzo e una ragazza dirigersi verso la testa del treno, in una zona poco illuminata e al momento non frequentata da altri viaggiatori.

Sentendo la ragazza urlare, in preda ad una forte agitazione, i poliziotti, intuendo che la stessa potesse essere stata vittima di una rapina, sono corsi in suo soccorso, mentre il giovane, che nel frattempo aveva tentato la fuga, è stato prontamente bloccato e condotto in ufficio.

A quel punto, dai racconti della giovane è emersa la gravità di ciò che aveva appena subito: dopo essere salita a bordo del treno diretto a Caserta, la 20enne era stata avvicinata dal pregiudicato che, sotto la minaccia di un coltello a serramanico, l’ha costretta a consegnargli il suo cellulare e la somma di 10 euro. Non contento il rapinatore, sempre sotto la minaccia del coltello, l’ha obbligata a scendere dal treno e a seguirlo in una zona poco illuminata e frequentata  della stazione, dove ha tentato di abusare di lei.

Solo il provvidenziale e tempestivo intervento dei poliziotti gli ha impedito di portare a termine il suo disegno criminoso. Il rapinatore, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso dello smartphone della vittima  e della somma sottratta. L’uomo ha diversi precedenti per reati analoghi e solo il  25 settembre scorso fu arrestato per il reato di furto aggravato e di porto abusivo di arma bianca.

Il pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ha disposto la traduzione dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Poggioreale per la successiva convalida dell’arresto. 

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