A cura della Redazione

Gli agenti del Commissariato di Polizia S. Carlo Arena di Napoli, hanno fatto irruzione nell’abitazione di un giovane pregiudicato, sottoposto da 6 mesi alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Umberto Raia, di soli 20 anni, credendo che l’arrivo dei poliziotti fosse subordinato ad un controllo dettato dal suo stato di detenuto agli arresti domiciliari, ha aperto la porta di casa.

I poliziotti hanno perquisito il suo appartamento, ubicato nel quartiere Capodichino, notoriamente conosciuto per l’egemonia del clan camorristico Contini, rinvenendo e sequestrando, all’interno della stanza da bagno, un borsello contenente un coltello con lama annerita, oltre a due grosse dosi di hashish, del peso di circa 100 grammi.

Nel prosieguo della perquisizione, gli agenti hanno trovato inotlre una chiave di un’autovettura Lancia Y, nascosta all’interno di un mobile, decidendo di estendere così il controllo alla vettura, parcheggiata nei pressi della sua abitazione. Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato al suo interno ben 6,1 kg di hashish, nascosta parte nei pannelli degli sportelli dove sono alloggiate le casse acustiche dell’impianto stereo, e parte in una busta trovata nel vano portabagagli.

Il 20enne è stato arrestato perché responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale.

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