A cura della Redazione

Personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa DDA, ha proceduto all’arresto di Carmine Perna, 66 anni, e di Vitale Perfetto, 38 anni, per l'omicidio di Giacomo De Fenza, uccisio nel settembre 2001.

Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, che ha permesso di ricostruire, anche attraverso le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, il movente e l’esatta dinamica dell’omicidio, nonché il ruolo ricoperto da ciascuno dei soggetti coinvolti a vario titolo.

I collaboratori di giustizia Luigi Pesce, Giovanni Romano e Diego Basso, tutti affiliati al clan Marfella, hanno riferito fatti appresi direttamente per aver partecipato alla fase ideativa, deliberativa ed esecutiva dell’omicidio. Pasquale Pesce, invece, militante nella stessa organizzazione camorristica, ha riportato agli inquirenti fatti conosciuti dai diretti protagonisti dell’assassinio.

Le indagini hanno consentito di acclarare che Vitale Perfetto - mentre era trasportato su di un motoveicolo guidato da Carmine Pesce (deceduto nel 2004), seguito da un altro scooter con a bordo i complici Luigi Pesce e Diego Basso (anch’egli deceduto, nel 2016), con il compito di dare copertura ai sodali che li precedevano - ha esploso numerosi colpi di arma da fuoco cal. 38 contro De Fenza, cinque dei quali lo hanno raggiunto al capo ed all’addome, mentre questi transitava in Corso Duca D’Aosta alla guida della sua auto.

Per gli investigatori, il movente dell’omicidio era da collegarsi nella decisione degli esponenti del clan Marfella di eliminare De Fenza poiché ritenuto appartenente al contrapposto clan Lago, e di realizzare, così, il predominio sul quartiere Pianura, nell’area occidentale della città di Napoli.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook In man